Test Dna, Consiglieri fanno da cavia al PTP di Lodi

Un centro d’eccellenza lombardo che merita più sostegno e più visibilità”. Così Pietro Foroni (Lega Nord), Presidente della Commissione Attività Produttive, spiega la visita odierna di una delegazione del parlamento lombardo al Parco Tecnologico Padano di Lodi. Erano presenti il Consigliere Segretario Onorio Rosati (PD), i Consiglieri Silvia Fossati (Patto Civico), Stefano Buffagni (M5S), Carlo Malvezzi (Lombardia Popolare), Marco Tizzoni (Lista Maroni), oltre ai rappresentanti di altre Commissioni Massimiliano Romeo (Lega Nord) e Federico Lena (Lega Nord).

La delegazione è stata accolta da Gianluca Carenzo, direttore generale del PTP Sciense Park, che riveste anche il ruolo di presidente di Apsti, associazione che riunisce 24 tra i maggiori aggregatori di imprese innovative in Italia.

“Questo Parco è un’eccellenza mondiale nel settore della genomica agroalimentare e dello studio del Dna – ha detto il Presidente Foroni – Il futuro è già qui grazie alle imprese incubate e all’apporto dell’Università degli studi. Va bene guardare al Post Expo, ma noi siamo qui per ricordare che la Lombardia darà attenzione alle eccellenze diffuse sul tutto il territorio regionale”.

PTP è il primo Parco Tecnologico Italiano che opera nei settori dell’agroalimentare, della bioeconomia e delle scienze della vita. Grazie ai suoi programmi di ricerca e alle core facilities, offre servizi alle aziende che vedono nell’innovazione uno strumento di competitività. Con l’Incubatore e Acceleratore Alimenta supporta la nascita di nuove imprese. associazione che riunisce 24 tra i maggiori aggregatori di imprese innovative in Italia.

Tra le novità presentate ai consiglieri, la nuova frontiera dei servizi legati alla genetica umana, settore orfano fino ad oggi di un operatore lombardo. I test del Dna sono indirizzati al momento alla sfera della dieta-benessere (i Consiglieri si sono sottoposti all’esame per rilevare una eventuale intolleranza al lattosio attraverso un piccolo tampone, simile a un cotton-fioc, che si applica all’interno della bocca), alla dieta sportiva e alla analisi prenatale, con un rivoluzionario test non invasivo che, analizzando in Dna fetale libero circolante, consente uno screening precoce per le 3 principali aneuploidie del feto (trisomie dei cromosomi 21, 18 e 13).

La visita è poi proseguita presso alcune delle realtà che compongono il cluster tecnologico alimentare (100 soggetti tra università, centri di ricerca e imprese) e nel settore di “Alimenta”, primo acceleratore d’impresa per supportare la nascita di nuove progettualità nel settore agroalimentare, delle scienze della vita e della bioeconomia.