Più voce ai territori, Regioni e Comuni, nella gestione delle emergenze continentali, partendo dalle crisi migratorie fino alle decisioni che riguardano gli stanziamenti per le politiche di coesione (50 miliardi all’anno solo per l'Italia). I parlamenti regionali europei provano “a far cambiare strada” all’Unione europea con un Manifesto che tocca tutte le questioni più stringenti oggi sul tappeto. Quello redatto alle Ville Ponti di Varese, che ha visto riuniti il 24 e il 25 novembre un centinaio di delegati in rappresentanza dei 74 parlamenti regionali europei e che contano un bacino di riferimento di oltre 200 milioni di abitanti, più di un terzo di tutta l’Unione, è un vero e proprio appello. A lanciarlo è stato il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Raffaele Cattaneo, Presidente uscente della Calre (la Conferenza dei parlamenti regionali), nell’illustrare i documenti finali approvati dai parlamenti regionali europei: “Per l’Europa è un tempo contrassegnato da crisi e sfiducia crescente. Non può occuparsi soltanto delle capitali, ma anche delle grandi periferie d’Europa e delle loro problematiche. Per superare questo momento di difficoltà molto pericoloso, come dimostra la Brexit, abbiamo di fronte solo una strada: tornare all’idea di Europa dei Padri fondatori, un’Unione dei popoli e delle Regioni. Il compito che spetta alle Regioni è proprio questo: ricostruire un’Europa dal basso”.
I documenti conclusivi della Conferenza della Calre sono una sorta di roadmap per cercare di ricostruire quella fiducia dei cittadini nei confronti di Bruxelles che oggi viene sempre meno. Tra le priorità: bloccare il tentativo della Commissione Juncker di ricentralizzare il percorso di concessione dei fondi di coesione togliendola ai territori e dare un ruolo legislativo al Comitato delle Regioni (oggi ha funzione consultiva) che in questo modo diventerebbe una vera e propria camera. E poi soluzioni migliori e adeguate per gestire la sfida dell’immigrazione locale, attraverso un forte riconoscimento del ruolo del livello locale, territoriale, regionale. A Varese è intervenuto anche Markku Markkula, Presidente del Comitato delle Regioni, mentre una serie di incontri a Ispra ha permesso di conoscere i nuovi orientamenti del centro di ricerca più grande d’Europa, che sta aprendo i propri laboratori a soggetti esterni e si sta affacciando a campi di indagine di grande attualità, come i settori grandi rischi e immigrazione.
Al termine della due giorni la Calre ha eletto il nuovo Presidente. La Lombardia passa la guida della Conferenza al parlamento della regione dell’Andalusia. A succedere al Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Raffaele Cattaneo sarà per l’anno 2017 il socialista Juan Duran Sanchez, che presiede il parlamento di Siviglia. “Ci attende – ha detto Sanchez – un lavoro importante condiviso per portare avanti il nostro lavoro a favore dei cittadini, sulla scia del lavoro fatto da Cattaneo e che ha come nostri capisaldi uguaglianza, solidarietà e sussidiarietà”.