Milano, 22 dicembre 2016 – Ultima seduta di Consiglio regionale del 2016 dedicata all’istituzione di nuovi Comuni attraverso procedimenti di fusione e incorporazione.Con voto unanime, il parlamento lombardo ha istituito il Comune di Alta Valle Intelvi che comprenderà gli attuali Comuni di Ramponio Verna, Lanzo e Pellio Intelvi in provincia di Como, e ha incorporato il Comune di Cavallasca in quello di San Fermo della Battaglia, sempre in provincia di Como: relatore di entrambi i provvedimenti è stato il Consigliere Lino Fossati (Lista Maroni). Le consultazioni referendarie che hanno coinvolto i cittadini dei Comuni interessati si sono tenute lo scorso 20 novembre.
A seguito dell’esito negativo dei rispettivi referendum territoriali, è stato invece deliberato il non passaggio all’esame del progetto di legge per la fusione dei Comuni bergamaschi di Cerete, Fino del Monte, Onore, Rovetta e Songavazzo, in Alta Valle Seriana (in tutti e cinque i Comuni la maggioranza dei cittadini si era espressa in modo contrario alla fusione), e al progetto di legge che prevedeva la fusione dei Comuni di Castiglione delle Stiviere e Solferino in provincia di Mantova (a Solferino aveva prevalso nettamente il voto contrario).
L’Assemblea regionale ha proceduto con la nomina di un componente effettivo e uno supplente nel Collegio dei revisori dell’Associazione “Centro teatrale bresciano” (eletti Dario Brambilla effettivo e Alberto Parzani supplente) e ha provveduto alla nomina di Maria Chiara Cremonesi (SEL) nella Giunta delle Elezioni.
In conclusione di seduta approvate anche due mozioni urgenti. La prima, presentata da Mario Mantovani (Forza Italia), impegna la Giunta regionale ad attivarsi presso il Ministero e ripristinare il dialogo per predisporre in brevissimo tempo una nuova proposta di deroga sui punti nascita lombardi a rischio chiusura, che tenga conto non soltanto delle condizioni orografiche lombarde, ma che valuti pure infrastrutture, competenze specialistiche del personale e dotazioni tecnologiche. Il documento chiede anche che, al fine di consentire la richiesta di deroga, le ASST competenti certifichino che i punti nascita per cui si chiede la deroga rispondano pienamente ai requisiti di accreditamento ottimali ai fini della sicurezza. Attualmente degli 8 punti nascita sui 66 esistenti in Lombardia che non raggiungono la soglia di 500 parti all’anno, quelli di Piario, Angera, Broni, Gravedona, Chiavenna e Casalmaggiore superano comunque i 400 parti annui.
Via libera anche alla mozione presentata da Massimiliano Romeo (Lega Nord) e illustrata da Pietro Foroni (Lega Nord), che prende spunto dai primi risultati della mappatura di moschee e centri islamici presenti sul territorio lombardo promossa da Regione Lombardia: sulla base dei dati forniti da 664 Comuni lombardi, in Lombardia sarebbero attualmente presenti 70 moschee illegali. Da qui la richiesta alla Giunta regionale di sollecitare i Comuni interessati ad attivarsi presso i Prefetti e i Questori per porre fine a qualsiasi situazione di illegalità circa gli spazi utilizzati in modo improprio come luoghi di culto. La mozione chiede inoltre di predisporre anche un apposito ufficio regionale finalizzato a fornire assistenza tecnica e procedurale per i Comuni che intendono attivarsi per porre fine a queste situazioni di illegalità. I gruppi di minoranza non hanno partecipato alla votazione delle due mozioni, non ravvisando la necessità e l’opportunità di votare i due documenti.
I lavori della mattinata si erano aperti con l’illustrazione da parte del Presidente Raffaele Cattaneo dei dati e dell’attività del Consiglio regionale nel 2016, che confrontata con quella dei precedenti anni e delle precedenti due legislature, evidenzia come l’anno che sta per finire si sia distinto per la grande attenzione alla qualità legislativa, all’interno di una legislatura record per la mole di lavoro svolta.
Aurelio Biassoni
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