Telecamere di videosorveglianza nelle case di riposo per prevenire furti e maltrattamenti a danno delle persone anziane. Lo prevede il progetto di legge di cui è relatrice Elisabetta Fatuzzo (Pensionati), attualmente all’esame della Commissione Sanità. Il provvedimento, sottoscritto anche da tutti gli altri capigruppo di maggioranza, è stato calendarizzato per la sua discussione e approvazione in Consiglio regionale per la seduta del 21 febbraio.
Il progetto di legge prende spunto dalla necessità di contrastare gli episodi a danno delle persone ospitate nelle Residenze Sanitarie e Assistenziali lombarde, sempre più frequenti negli ultimi mesi e puntualmente denunciati alle autorità giudiziarie. “Vogliamo garantire la sicurezza dei nostri anziani e disabili, vittime troppo spesso di maltrattamenti e abusi all’interno delle strutture, riportati e testimoniati anche nelle pagine di cronaca e nei servizi televisivi di alcuni organi di informazione regionali”, ha detto la relatrice Elisabetta Fatuzzo, illustrando il provvedimento in Commissione.
A tutela della privacy, le immagini raccolte saranno criptate e l’accesso alle registrazioni sarà possibile solo su autorizzazione dell’Autorità giudiziaria competente, in caso di avviso e notizia di reato. L’installazione delle telecamere non sarà obbligatoria: le case di riposo che decideranno di farvi ricorso, potranno contare su un budget complessivo di tre milioni di euro messo a disposizione dalla Regione per ciascun anno del triennio 2017-2018-2019 e su alcuni incentivi premianti. I criteri e le modalità per l’assegnazione dei fondi saranno stabiliti dalla Giunta regionale con un apposito regolamento che sarà predisposto entro 90 giorni dall’approvazione della legge. Per installare le telecamere e i circuiti di videosorveglianza sarà in ogni caso necessaria l’autorizzazione dei sindacati interni e potranno essere posizionate solo nelle cosiddette aree comuni (corridoi, sale d’attesa, etc…).
In Lombardia attualmente sono presenti 678 Residenze Sanitarie Assistenziali per complessivi 57.853 posti letto a contratto (quelli per cui la Regione compartecipa al pagamento della retta): il costo medio regionale della retta giornaliera è pari a 56,18 euro, con un costo minimo medio di 48,93 euro nelle RSA della provincia di Brescia e un costo massimo di 65,67 euro in quelle della provincia di Monza e Brianza. L’incidenza maggiore di denunce per furti e maltrattamenti subiti dagli ospiti delle RSA lombarde si riscontra a Milano e nella cintura metropolitana, dove al 31 dicembre 2016 risultavano ricoverate 17.043 persone.
- 19 Gennaio, 2017
- 12:00 am
- Categorie: Lombardia Quotidiano