TIM, audizione sul trasferimento dei lavoratori da Roma a Milano

Milano, 16 febbraio 2017. Una corsa contro il tempo per evitare il trasferimento di 256 lavoratori TIM dalle sedi di Milano e Torino al quartier generale di Roma. 160 i dipendenti lombardi interessati dalla riorganizzazione aziendale.

In occasione dell’audizione sollecitata dai consiglieri Onorio Rosati (PD), Dario Violi (M5S) e Stefano Buffagni (M5S), la Commissione Attività Produttive, presieduta da Pietro Foroni (Lega Nord), si è confrontata oggi con una delegazione di lavoratori TIM di Milano, con le parti sociali e con i dirigenti delle Risorse Umane di TIM.

I colloqui per i trasferimenti (i comparti più toccati sono gli addetti alle funzioni di finanza e comunicazione interna) inizieranno la prossima settimana. L’operazione rientrerebbe nel piano di riunificazione della direzione generale nell'unica sede di Roma, operazione non concordata con le rappresentanze sindacali unitarie. Nel corso dell’audizione alcuni consiglieri regionali hanno espresso preoccupazione parlando di spetto di “licenziamenti mascherati”.

Esprimo grande preoccupazione per la prospettiva annunciata da TIM che rischia di trasformarsi in un licenziamento mascherato – commenta il Presidente della Commissione Attività Produttive, Pietro ForoniE’ in gioco il posto di 160 lavoratori lombardi, quasi tutti di età superiore ai 45 anni e ad elevata specializzazione. L’Azienda non può nascondersi dietro frasi di facciata, ma deve chiarire al più presto la situazione. Per questo ho chiesto alla Giunta regionale di farsi parte attiva presso il MISE affinché venga convocato urgentemente un tavolo istituzionale con tutte le parti sociali e TIM. Il principio della responsabilità sociale d’impresa deve valere ancora di più per quelle aziende che ricevono finanziamenti pubblici, e, come in questo caso, tramite Consip forniscono servizi di telefonia a tutta la Pubblica Amministrazione italiana. Non appena ci saranno sviluppi, riconvocheremo una nuova audizione”.