Via libera dalla Commissione Bilancio al Fattore Famiglia Lombardo

Il provvedimento, che verrà discusso in Aula il 14 marzo, prevede sperimentalmente per il 2017 interventi su dote scuola,
inserimento lavorativo, contratti di locazione (esclusa l’edilizia residenziale pubblica) e trasporto pubblico locale

 

Milano, 8 marzo 2017 – Servizi scolastici, trasporto pubblico locale, servizi al lavoro e abitazione. E’ il raggio d’azione del Fattore Famiglia Lombardo, un indicatore che va a “correggere” l’Isee, integrandolo, introducendo così meccanismi di premialità per le famiglie. Il provvedimento è stato approvato oggi dalla Commissione Bilancio presieduta da Alessandro Colucci (Lombardia Popolare) e andrà in Consiglio regionale il prossimo 14 marzo.

Per il  2017 vengono stanziati 1,5 milioni, cui si aggiungono corrispondenti risorse per il 2018 e il 2019. L’unico ambito nel quale il Fattore Famiglia Lombardo non potrà essere richiesto è quello dell’edilizia residenziale pubblica. In fase di prima applicazione l’indicatore trova immediata applicazione nella Dote scuola, per i progetti di inserimento lavorativo, nei contratti di locazione a canone concordato, nel trasporto pubblico locale.

 

A chi va applicato. Il progetto di legge fissa alcuni paletti: il Fattore Famiglia valuterà il numero dei componenti del nucleo familiare (tenendo conto anche del patrimonio mobiliare e immobiliare, della situazione reddituale e patrimoniale posseduta anche all’estero) e  della presenza di persone con disabilità o non autosufficienti. Introduce inoltre elementi di priorità per le famiglie che hanno un mutuo per l’acquisto della prima casa, per l’anzianità di residenza in Lombardia, per la presenza di persone anziane, per le madri in accertato stato di gravidanza e con i minori in affido. Sono ammesse ai benefici del Fattore Famiglia solo i soggetti dei nuclei familiari in regola con il pagamento delle imposte regionali. Secondo il relatore Alessandro Colucci, il provvedimento garantisce "più equità per le famiglie lombarde che vedranno pienamente riconosciuti i carichi di assistenza e cura svolti nei confronti dei suoi componenti più fragili, dai figli ai disabili,senza dimenticare gli anziani non autosufficienti. E’ un provvedimento che si inserisce all'interno dell'ampia offerta di misure messe in campo da Regione Lombardia a sostegno e tutela della famiglia, come la dote scuola, ai fondi Nasko e il Reddito di Autonomia. Oggi, infatti, il contesto economico e sociale richiede interventi che, come il Fattore Famiglia, siano in grado di superare  il mero livello assistenziale. Settimana prossima, con il voto in Aula, porteremo a conclusione un percorso da tempo richiesto dalle Associazioni familiari”.

 

Il Pdl è stato approvato con i voti della maggioranza, mentre la minoranza non ha partecipato al voto. Negli interventi in Commissione Enrico Brambilla per il PD, Silvia Fossati per il Patto Civico, Chiara Cremonesi di Sel e Stefano Buffagni del Movimento 5 Stelle hanno lamentato il poco tempo a disposizione per valutare il progetto di legge con le ultime modifiche ed espresso riserve sulla norma finanziaria. “La Regione -hanno sottolineato- garantisce la gratuità del servizio di elaborazione dell’indicatore ai cittadini ma nessuno ha spiegato chi lo fornirà e ha specificato i costi amministrativi che la Regione dovrà affrontare. Il rischio è che le risorse, che sono prese da diversi capitoli di spesa  e dunque non sono ‘fresche’,  si assottiglino”.  

 

 


Claudio Magistroni
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