Oggi in Consiglio: interpellanze e interrogazioni

Milano, 4 aprile 2017 – La prima parte della seduta del Consiglio regionale, presieduto da Raffaele Cattaneo, è stata dedicata alla discussione di interpellanze e interrogazioni. Questi gli argomenti trattati.

 

Crediti di Regione Lombardia per le cure mediche ai cittadini extracomunitari. Le Aziende socio sanitarie territoriali della Lombardia, ad oggi, vantano nei confronti del Ministero della Salute un credito di 80 milioni di euro per le cure mediche prestate a cittadini extracomunitari irregolari e richiedenti asilo. Lo ha precisato l'assessore Giulio Gallera rispondendo all'interrogazione di Riccardo De Corato (Fratelli d'Italia), il quale ha sottolineato come “abbiamo aspettato cinque anni per recuperare 80 milioni dei 160 iniziali di credito, non vorrei aspettarne altri cinque per recuperare la parte mancante, sempre che non cresca ulteriormente”.

 

Consorzio bonifica “Dugali-Naviglio-Adda Serio”. Esistono gli estremi per sciogliere il Cda del Consorzio di bonifica e difesa del suolo “Dugali – Naviglio – Adda Serio”? E’ quanto chiede alla Giunta il Consigliere Federico Lena (Lega Nord, primo firmatario) alla luce di una vicenda legata al possibile rinvio del pagamento di alcune bollette durante la campagna elettorale a Crema. L'assessore Viviana Beccalossi si è riservata la risposta al quesito dopo l’incontro programmato con il presidente del Consiglio di amministrazione, sottolineando che il Cda scadrà a novembre e le elezioni per il suo rinnovo si terranno tra la metà di novembre e la metà di dicembre.

 

Trattamento residenziale per soggetti dipendenti da gioco d'azzardo. Il Presidente della Commissione Sanità, Fabio Rolfi (Lega Nord), con un testo sottoscritto anche da Stefano Bruno Galli e Carolina Toia della Lista Maroni, ha chiesto se non si ritenga opportuno, nello spirito innovatore della legge sulla prevenzione e il trattamento del gioco d'azzardo patologico, offrire ai pazienti un percorso di cure appropriate che preveda la presa in carico residenziale in strutture apposite, all'interno di comunità terapeutiche accreditate. L'assessore alla Sanità Giulio Gallera ha confermato “il pieno interesse di Regione Lombardia per un progetto specifico. Il Tavolo che si terrà a breve per definire gli aspetti delle tariffe nelle strutture residenziali – ha aggiunto l'assessore – può essere l'occasione più immediata per iniziare il lavoro”.

 

Centri dialisi C.A.L. di Carate Brianza e Seregno (MB). I pazienti che necessitano di dialisi presso i centri C.A.L. di Carate Brianza e Seregno continueranno a sostenere i trattamenti dove li hanno fatti fino ad oggi”. E' quanto ha precisato l'assessore Giulio Gallera rispondendo a Gianmarco Corbetta (M5S, primo firmatario di un'interrogazione sottoscritta anche da Laura Barzaghi, PD) che sottolineava i disagi lamentati da alcuni pazienti e dalle loro famiglie dopo il trasferimento di competenze dal Presidio ospedaliero di Desio (Servizio di nefrologia e dialisi) al Presidio di Vimercate. L'assessore ha aggiunto che intende incontrare i pazienti interessati e i loro familiari “per capire quali disagi stanno subendo perché la nostra riforma della sanità deve migliorare la presa in carico dei pazienti, non complicare la loro vita”.

 

Sostegno ai cittadini affetti da autismo. Contribuire a realizzare gli obiettivi contenuti nella legge regionale sull’autismo e avviare in tempi rapidi gli interventi previsti, anche alla luce dell’incidenza della sindrome sulla popolazione. La Regione ha già stanziato 4 milioni di euro per interventi di logopedia e neuropsichiatria.

L’appello è contenuto in un’interrogazione (primo firmatario Angelo Capelli, ma illustrata in Aula da Alessandro Colucci, entrambi di Lombardia popolare) rivolta all’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera. L’assessore ha assicurato l’impegno di Regione Lombardia sul tema, ricordando la recente istituzione dell’Osservatorio Epidemiologico, previsto dalla legge 23/2015 di riforma del Servizio socio sanitario, tra i cui compiti ci sarà la definizione del fenomeno della sindrome dello spettro autistico, sulla base dei dati disponibili nei database regionali. Inoltre, saranno potenziati gli interventi rivolti all’autismo, investendo una significativa quantità di risorse, anche grazie al coinvolgimento del privato sociale: circa 2.500.000 euro annui saranno dedicati a progetti su autismo e disabilità complessa; 4.000.000 euro annui all’abbattimento delle liste d’attesa. Per quanto riguarda le misure sociosanitarie per la disabilità, circa 7.000.000 euro annui andranno ai progetti mirati sull’autismo. Infine, Gallera ha garantito che ”al più presto, faremo partire il Tavolo sulla neuropsichiatria che riguarda anche il fenomeno dell’autismo”.

 

Osservatorio sul servizio sociosanitario lombardo. Partirà a breve l’attività dell’Osservatorio integrato del servizio sociosanitario lombardo, organismo istituito con la legge di riforma, in rappresentanza di tutte le professioni e le realtà sanitarie, sociosanitarie e sociali operanti in Regione.  L’assicurazione è stata fatta dall’assessore al Welfare Giulio Gallera, in risposta all’interrogazione di Carlo Borghetti (PD) in merito ai ritardi nell’istituzione dell’Osservatorio. “L’assessore ha dichiarato la costituzione formale dell’organismo – ha precisato Borghetti -. Auspichiamo che le successive prassi non dilatino ulteriormente l’avvio di questo fondamentale tassello della riforma”. 

 

Gruppi di azione locale. Garantire nel più breve tempo possibile il finanziamento di tutti i piani di sviluppo locale ammissibili (al momento sono stati ammessi al finanziamento i primi 10 su 15 complessivi). Questa la richiesta avanzata in un’interrogazione all’assessore regionale all’Agricoltura, Gianni Fava, dal consigliere Michele Busi (Patto civico). “L’incertezza sugli esiti dei numerosi ricorsi presentati  e il conseguente blocco nell’assegnazione delle risorse stanno comportando impossibilità d’investimenti da parte dei territori che avevano attratto, nei progetti presentati, anche importanti risorse private”, ha spiegato il consigliere Busi ricordando che il Consiglio regionale aveva già sollecitato provvedimenti al riguardo in una deliberazione del settembre 2016.  Da parte della Regione, l’assessore all’Agricoltura, Gianni Fava, si è rimesso alla prossima udienza del Tar di Milano, fissata per il 19 aprile, riguardo all’esclusione dal finanziamento delle società GAL Golem Valle Trompia, Agenzia Leader del Sebino e GAL Due Laghi cui erano subentrate il Parco regionale del Mincio, la Comunità montana Lario Orientale e la Provincia di Cremona. “Dopo tale decisione – ha precisato l’ assessore – verranno finanziati tutti i GAL che avranno le caratteristiche di ammissibilità”.

 

Politiche per i territori montani. Più attenzione e più risorse ai territori montani, riprendendo il fondamentale monitoraggio degli sviluppi e la programmazione delle politiche regionali. L’appello viene da un’interrogazione di Corrado Tomasi (PD). “L’80% dei Comuni montani lombardi ha uno svantaggio medio o elevato – ha spiegato Tomasi – A fronte di ciò Regione Lombardia ha stanziato solo 9 milioni di euro nel triennio 2017-2019”. “Regione Lombardia ha regolarmente assegnato i fondi previsti alle Comunità montane e ai Comuni svantaggiati – ha precisato il Sottosegretario Ugo ParoloA breve sarà predisposta la versione definitiva della relazione sull’attuazione della legge regionale in favore della popolazione dei territori montani ed entro l’estate sarà presentata in Consiglio regionale”. 

 

Presidio sanitario di Morbegno (SO). La salvaguardia del presidio sanitario di Morbegno (SO) è il tema dell’interrogazione di Maria Teresa Baldini (Fuxia People), che ha  portato in Aula il nodo dei Piani  di Organizzazione Aziendale Strategica (POAS) che comportano la chiusura del Pronto soccorso del Comune valtellinese, punto di confluenza di diverse vallate (Val Gerola, Val Masino, Val Tartano, Valle del Bitto). Insufficiente, secondo Baldini,  la decisone di mantenere attivo  l’attuale punto di Primo soccorso fino al giugno 2018, anche perché “è stato spostato l’unico mezzo con medico e infermiere a bordo a Nuova Olonio, che è distante 20km da Morbegno e almeno 40 minuti dalle vallate”, tenendo conto anche che “l’ausilio del soccorso aereo non è sempre disponibile, per esempio non può viaggiare di notte ed è legislativamente un servizio integrativo e non sostitutivo”. L’assessore Giulio Gallera ha risposto ricordando che per l’Esecutivo “la sanità di montagna è una priorità e una scommessa” che si fonda su un attento ascolto dei territori, tant’è che si è costituita un’ATS della montagna. “Abbiamo investito in aggiunta alla risorse standard 800.000 in tre anni per incentivare le risorse mediche di cui ha bisogno la montagna” . Gallera ha affermato che la Giunta sta facendo anche  un grande investimento sulla cronicità, attraverso la realizzazione di un presidio ospedaliero territoriale. L’Assessore ha ricordato che dal 2011 la struttura di Morbegno non ha più i requisiti per essere un Pronto Soccorso, ma solo un punto di primo intervento, che “ si garantisce rimarrà aperto H24 con un medico e un infermiere. In tutto il 2016 sono arrivati di notte (con auto-presentazione)  al punto di Morbegno solo 8 codici rossi e 51 codici gialli”. Ribadendo la sua insoddisfazione, Baldini ha ricordato che l’Elisoccorso non può volare di notte e che i cittadini della Valtellina si sono costituiti spontaneamente nel Comitato Sanità Morbegno e hanno raccolto  più di 18.000 firme perché venga garantita in loco una risposta appropriata ai problemi sanitari di media e bassa entità, con la presenza  diurna di un anestesista e la sua reperibilità notturna entro 20 minuti.

Copertura sanitaria per richiedenti asilo. Chiara Cremonesi (SEL) ha posto il tema della assistenza sanitaria per i richiedenti asilo. Nel solo Comune di Milano, sono 1046 nei CAS (Centri di accoglienza straordinari) e 422 nei centri SPRAR (il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati). “Nel momento in cui la persona formalizza la richiesta di riconoscimento di protezione internazionale – ha detto Cremonesi – si può procedere all’inserimento del soggetto nel sistema sanitario nazionale e procedere all’acquisizione del medico di base , ma sono stati segnalati casi in cui questo non è avvenuto”. “L’articolo 42 del decreto 142 del 2015  prevede – ha risposto l’Assessore Giulio Gallera che l’iscrizione al Servizio Sanitario dei richiedenti asilo venga emessa da parte dell’ATS (Agenzia di Tutela della Salute), con validità 6 mesi. Tale attestazione costituisce anche permesso di soggiorno provvisorio. L’acquisizione del medico di base – ha spiegato Gallera – avviene dopo che si è confermato il permesso di soggiorno definitivo.  Con l’iscrizione al Servizio Sanitario regionale ai richiedenti viene attribuito il codice di esenzione  E02 che da loro accesso a tutte le prestazioni sanitarie, senza ticket. Il richiedente asilo può comunque accedere alle prestazioni sanitarie di emergenza urgenza e alle prestazioni ginecologiche, oculistiche e psichiatriche, anche senza ausilio di ricetta. Le vaccinazioni sono garantite a tutti i soggetti, regolari e non presenti sul territorio lombardo, indipendentemente dall’essere iscritto o no al servizio sanitario”. Cremonesi ha  affermato che sarà sua cura  “ far pervenire la segnalazione puntuale  di casi in cui si sono verificate delle difficoltà in questo itinerario procedurale” .

 

Tre, infine, le interpellanze discusse in Aula. Riccardo De Corato (FdI), ha citato il caso dei tre richiedenti asilo “svaniti nel nulla” a Brugherio (MB), dopo la revoca del programma di accoglienza. “Quanto sono gli stranieri in Lombardia che si sono resi irreperibili dopo il respingimento della domanda per il programma di accoglienza?”, ha chiesto alla Giunta. “Il 70% delle richieste di asilo, se consideriamo realtà come Brescia e Milano, viene rigettato. Purtroppo la Regione non viene coinvolta nella gestione dei flussi e auspico che il tavolo di coordinamento regionale presso la Prefettura venga confermato per martedì prossimo: lì porterò le tante istanze del territorio”, ha risposto l’assessore alla Sicurezza, Simona Bordonali. Nel 2016 – ha fatto sapere il Consigliere De Corato – solo a Milano hanno fatto richiesta di protezione internazionale 6.188 persone e solo 458 hanno ottenuto lo status di rifugiato (7%). Hanno ottenuto la protezione sussidiaria il 17% dei migranti (1067) e una proposta di protezione umanitaria il 19% (1161). 3220 migranti risultano “non riconosciuti” (52%), 278 irreperibili (4%).

La Consigliere Paola Macchi (M5S) ha interrogato l’assessore alla Sanità, Giulio Gallera, sulle criticità della sala d’aspetto della Day Surgery e della Chirurgia Ambulatoriale presso l’Istituto nazionale dei tumori di Milano. L’assessore Gallera ha spiegato che, in occasione dell’inaugurazione del 1 marzo 2016 era stata prevista e realizzata una sala d’attesa di 35 metri quadrati con 29 posti. Dopo sei mesi si è deciso di dedicare quello spazio solo ai pazienti per una “azione di miglioramento”, individuando una sala d’attesa alternativa con 17 posti. Ora si sta definendo una nuova soluzione più idonea, prevedibilmente attuata dopo il periodo di Pasqua.

Agostino Alloni (PD) ha presentato una interpellanza auspicando la riattivazione del Patto per l’acqua, alla luce delle recenti emergenze idriche, invitando al Giunta a risotto scrivere un protocollo operativo, chiedendo il perché della mancata organizzazione di una conferenza con tutti i portatori di interesse nel 2016. L’assessore al Territorio, Viviana Beccalossi, ha spiegato perché la riattivazione del Patto sia stata considerata superata. “Regione Lombardia ha in corso l’adozione del Piano di Tutela delle acque (PTA), quale strumento regionale di pianificazione dell’uso e della tutela delle acque per la Lombardia (percorso avviato con la DCR 929/2015 che si concluderà nel mese di settembre) – ha detto – Il PTA è lo strumento di pianificazione per la gestione delle risorse idriche a cui la normativa nazionale demanda la regolamentazione delle politiche di gestione e tutela risorse idriche. Nel corso del 2016-2017 vi sono state più conferenze e occasioni di confronto perché lo svolgimento delle diverse fasi di confronto in sede di VAS della pianificazione in corso di approvazione ha garantito lo sviluppo di un intenso dialogo tra Amministrazione e operatori/territori”. Quanto all’emergenza idrica, in base al vertice dello scorso 21 febbraio è emerso che “la situazione, seppur di estrema attenzione (ad oggi si può ritenere esserci una minore disponibilità complessiva di circa il 30% rispetto alle medie storiche), non è ritenuta emergenziale. Un’accurata gestione delle risorse disponibili e l’arrivo entro giugno di precipitazioni (come si è appurato sia statisticamente avvenuto non da ultimo nel 2016) possono consentire una distribuzione idrica idonea per l’agricoltura. Dall’ultima riunione dell’Osservatorio tenutasi il 14 marzo, è emerso che persiste il deficit complessivo (quota volume invasabile dettata dalla regola di laminazione dei laghi e spessore del manto nevoso sulle aree montane afferenti ai bacini) rispetto alla media del periodo 2006-2015, anche se rispetto al 2007, anno critico di riferimento, la situazione è ancora positiva (+71%). E’ pertanto intenzione dell’Autorità di bacino riunire nuovamente l’Osservatorio entro la metà di aprile”.

 

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