A Bruxelles lo Standing Committee della CALRE. Presidente Cattaneo: “Prosegue il lavoro avviato dalla Lombardia, aumenta la partecipazione degli enti territoriali nei processi decisionali europei”

Quest’anno la CALRE celebra 20 anni di vita: immigrazione, federalismo finanziario
e maggior peso decisionale ai territori le sfide prioritarie per una nuova Europa

Bruxelles, 6 aprile 2017 – Modalità sempre più strette di collaborazione tra le associazioni regionali europee e le principali istituzioni comunitarie, anche attraverso il potenziamento dell’attività dei gruppi di lavoro. Con l'approvazione del programma per il nuovo anno si è concluso questo pomeriggio a Bruxelles il primo Standing Committee del 2017 della Conferenza delle Assemblee Legislative Regionali d’Europa (CALRE), presieduta da Juan Pablo Duran Sanchez, Presidente del Parlamento dell’Andalusia: il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Raffaele Cattaneo, dopo aver ricoperto l’incarico di Presidente della CALRE per due anni consecutivi nel 2015 e nel 2016, rivestirà quest’anno l’incarico di Vice Presidente.

"Il lavoro compiuto dalla Lombardia nei suoi due anni di presidenza della CALRE sta dando i suoi frutti e producendo i primi risultati concreti. E' sempre maggiore infatti la consapevolezza dei territori e dei parlamenti regionali della necessita' di dare un contributo diretto di indirizzo e partecipazione attiva alle politiche europee –ha detto Cattaneo al termine della riunione di oggi-. La CALRE prosegue la sua attività lungo il percorso che abbiamo tracciato, coinvolgendo un numero sempre maggiore di soggetti territoriali e allargando così la partecipazione degli enti più vicini ai cittadini nei processi decisionali europei".

Durante i lavori di oggi, la CALRE ha approvato un documento che sarà oggetto di apposita “dichiarazione ufficiale” che sarà formalmente sottoscritta il prossimo 9 maggio, in occasione della Festa dell’Europa, istituita nel 1975 per ricordare la dichiarazione di Robert Schuman e Jean Monnet del 9 maggio 1950, quando i due uomini politici francesi proposero la creazione di un’autorità comune del carbone e dell’acciaio (CECA), primo organismo sovranazionale europeo. Nel documento, richiamandosi anche alle ragioni che ispirarono 60 anni fa i Trattati di Roma, si ribadisce il ruolo centrale dell’Europa a fronte delle correnti antieuropeiste che indicano invece nell’Europa il problema principale della crisi economica e sociale che stiamo attraversando: la dichiarazione però evidenzia come l’Unione europea deve sviluppare e promuovere maggiormente politiche decentrate che coinvolgano e responsabilizzino sempre di più i territori, condizione indispensabile per rafforzare il ruolo dell’Unione e superare l’attuale scetticismo. Parallelamente, durante lo Standing Committee di oggi la CALRE ha aderito anche all’iniziativa “Riflessioni sull’Europa” promossa dal Comitato europeo delle Regioni e che si propone a sua volta l’obiettivo di coinvolgere direttamente i cittadini sul futuro dell’Europa attraverso l’elaborazione di idee, proposte e contributi che saranno raccolti su apposite piattaforme multimediali e mediante una massiccia campagna di comunicazione e sensibilizzazione attraverso la distribuzione di materiale informativo e l’organizzazione di appositi seminari specifici. L’iniziativa è stata illustrata questa mattina dal Vice Presidente del Comitato delle Regioni Karl Heinz Lambert.

"Immaginare politiche sempre più centralizzate allontanerà ancora di più i cittadini dall'Europa, con il rischio di facilitare processi di disgregazione. Ecco perchè in questo momento si sente ancora di più la necessità di dare maggiore ruolo alle Regioni in Europa –ha sottolineato Raffaele Cattaneo -. Le Regioni e gli enti locali sono il punto di contatto forte tra i cittadini e le istituzioni europee e possono ricostituire quel legame di fiducia che sta progressivamente venendo meno. Il contributo delle Regioni sarà pertanto determinante nella stesura del Libro Bianco sul futuro dell’Europa".

La CALRE riunisce i Parlamenti regionali di 74 Regioni facenti parte di 8 Paesi (Spagna, Italia, Belgio, Austria, Germania, Finlandia, Portogallo, Regno Unito) che rappresentano complessivamente 200 milioni di abitanti ed è stata costituita nel 1997.Quest’anno ricorre pertanto il 20° anniversario dalla sua fondazione, coincisa con la Dichiarazione di Oviedo del 7 ottobre del 1997: proprio a Oviedo dal 24 al 26 luglio si terranno le celebrazioni dell’anniversario con un ricco programma di seminari e appuntamenti tesi a rafforzare il ruolo delle Regioni e degli Enti locali nelle istituzioni e nei processi decisionali europei.

Negli ultimi due anni la CALRE ha avviato relazioni importanti con le associazioni extraeuropee, culminate nel protocollo siglato con la Conferenza delle Assemblee legislative americane (NCSL) e nel “Manifesto per una vera democrazia globale” sottoscritto a Milano in occasione di Expo 2015, durante il primo Forum mondiale dei parlamenti regionali e subnazionali, e rilanciato poi lo scorso anno con la Dichiarazione di Varese. Ora tra le priorità indicate per i prossimi mesi troviamo il rafforzamento delle relazioni con il Comitato delle Regioni e il rafforzamento delle relazioni con le associazioni del regionalismo europeo, finalizzati all’elaborazione di contributi condivisi alla stesura del Libro Bianco sul futuro dell’Europa

In quest’ottica la CALRE vuole proseguire il percorso avviato lo scorso anno con lo scambio di idee e buone pratiche tra le regioni europee: è stato pertanto confermato anche per il 2017 il “Premio CALRE – Stelle d’Europa” sulle best practices, che si pone l’obiettivo di valorizzare le migliori iniziative promosse dalle assemblee regionali nei rispettivi ambiti economici, culturali e sociali, in particolare quelle che lo scorso anno meglio di tutte hanno reso evidente l’impatto positivo delle istituzioni europee nella vita delle regioni. Sul sito della CALRE sarà così implementata l’apposita piattaforma dove far confluire le esperienze, le best practices, i problemi e le domande dei legislatori regionali al fine di condividere in ambito europeo dati e informazioni utili. Tra gli altri temi in agenda in primo piano quello del federalismo finanziario: in evidenza anche la sfida dell’immigrazione con la creazione di un sistema condiviso di asilo, di un’agenda europea e di un piano per la gestione dei flussi irregolari. Temi che sono stati trattati nelle relazioni dei coordinatori dei vari gruppi di lavoro: Reinhold Bocklet (Baviera) del gruppo “Sussidiarietà”, Giuseppe Di Pangrazio (Abruzzo) del gruppo “Catastrofi naturali”, Silvia Clemente Municio (Cortes Castilla e Leòn) del gruppo “Better regulation e politiche di valutazione”, Roberto Ciambetti (Veneto) del gruppo “Politiche di Coesione”, Andrè Antoine (Vallonia) del gruppo “Democrazia Interattiva”, Blanca Martin Delgado (Extremadura) del gruppo “Pari Opportunità”, Donatella Porzi (Umbria) del gruppo “Semplificazione amministrativa e valutazione della politiche pubbliche”, Vincenzo Cotugno (Molise) e Carolina Darias San Sebastian (Canarie) del gruppo “Immigrazione, politiche sociali e diritti umani”.

Aurelio Biassoni
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