Consiglio aggiorna Piano cave della provincia di Pavia

Riduzione dei volumi estrattivi di circa 5,5 milioni di metri cubi per sabbia e ghiaia, 1,8 milioni di metri cubi per argilla
Stralciato nuovo ATE a Torrazza Coste

Milano, 11 aprile 2017 – Con 48 voti a favore e 8 astenuti il Consiglio regionale ha approvato la proposta di aggiornamento del Piano cave della Provincia di Pavia (risalente al febbraio 2007) riducendo i volumi complessivi estrattivi di circa 5,5 milioni di metri cubi per sabbia e ghiaia e 1,8 milioni di metri cubi  per l'argilla.

La revisione del Piano (relatore il Consigliere Roberto Anelli, Lega Nord) si è resa necessaria dopo l'emanazione di una direttiva della Commissione europea che prevede l'obbligo di effettuare procedure di VAS (Valutazione Ambientale Strategica) se i primi atti formali del Piano sono antecedenti al luglio 2004 e la loro approvazione è avvenuta più di 24 mesi dopo (cioè oltre il luglio 2006). Il Piano cave di Pavia rientrava in questa casistica e la Provincia ha quindi provveduto alla sua revisione.

Il Piano cave vigente si compone di 61 Ambiti Territoriali Estrattivi (ATE) di cui 44 per il settore sabbia e ghiaia (38,6 milioni di metri cubi); 10 per l'argilla (8,5 milioni di metri cubi); 4 per sabbia, ghiaia e argilla; 2 per materiali di uso industriale (rocce silicee, 2,4 milioni di metri cubi); 1 per sabbia, ghiaia e torba (200 mila metri cubi).

L'aggiornamento del Piano prevede lo stralcio di 15 ATE di sabbia e ghiaia e di 4 ATE di argilla per un volume complessivo di circa 5,5 milioni di metri cubi per i primi, 1,8 milioni di metri cubi per i secondi. L'inserimento di due nuovi ATE di sabbia e ghiaia per 800 mila metri cubi di sabbia e ghiaia e la riperimetrazione di un ATE esistente e attivo.

Con 31 voti a favore e 25 contrari, a scrutinio segreto il Consiglio regionale ha accolto un emendamento a firma Giuseppe Villani (PD) e Vittorio Pesato (LP) che stralcia dal Piano un nuovo ATE proposto dalla Giunta da insediare in località Torrazza Coste e che avrebbe dovuto produrre 100 mila mc di argilla.

L'intervento di riduzione delle volumetrie estraibili rispetto alla stesura iniziale del Piano (anno 2007) si è reso necessario anche in considerazione del fatto che i fabbisogni, a causa della crisi del settore edilizio, si sono dimostrati sovrastimati. La Provincia di Pavia è quindi intervenuta riducendo di oltre 4 milioni di metri cubi i volumi estrattivi per sabbia e ghiaia (10,5% del totale), di circa 3 milioni di mc le argille (35,4%), di 1,2 milioni di mc i materiali per usi industriali (50%) mantenendo inalterate solo le torbe.

Il Consiglio regionale ha anche discusso due ordini del giorno. All'unanimità è stato approvato (dopo la modifica al deliberato richiesta dal relatore Anelli), l’ordine del giorno del Movimento 5 Stelle (prima firmataria la Consigliere Iolanda Nanni) che impegna Regione Lombardia “a sospendere temporaneamente e in attesa della conclusione dell'iter giudiziario” l’intervento presso la Provincia di Pavia affinché eviti l'individuazione di cave di riserva per il progetto autostradale Broni-Mortara.

Con 31 voti a favore, 19 contrari e 10 astenuti è stato poi approvato il documento promosso dal Consigliere Vittorio Pesato (LP) che richiede l'intervento della Giunta regionale per invitare la Provincia di Pavia “a ricercare una nuova localizzazione più compatibile rispetto a quella di Torrazza Coste” per salvaguardare lo stato occupazionale della ditta che necessita di materiali d'argilla ricavabili dall'ATE a96.

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Giulio Rezzola
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