Milano, 6 maggio 2017 – "La visita di studio con la delegazione COSAC oggi all'hotspot di Pozzallo é stata di grande interesse e utilità, importantissima per capire cosa c'è davvero in gioco": lo dichiara il Presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo che oggi a visitato il luogo di prima accoglienza dei migranti sbarcati nel porto della città, il più vicino alle coste africane e che, nell'ultimo anno, ha gestito 60 sbarchi accogliendo oltre 16.000 migranti.
"A differenza delle critiche e delle polemiche, ho trovato una situazione molto buona e ben gestita: ambienti puliti, dignitosi, curati. Una rete di assistenza presente su diversi fronti, ben integrata e capace di lavorare insieme, anche tra pubblico e privato no profit. La collaborazione tra Prefettura, Polizia, Azienda sanitaria, Enti locali, Agenzie europee (Frontex e EASO) e ONG (Terre des Hommes, MEDU, Emergency) trasmette certamente un senso di funzionalità, competenza e sicurezza insieme a grande umanità".
Il Presidente ha spiegato che “i migranti che vengono accolti sulla banchina (altri 500 arriveranno stasera alle 20.00) sono trasferiti nel centro che è immediatamente a ridosso del porto, dove ricevono le prime cure, un kit per lavarsi e vestirsi (quasi tutti ad esempio hanno perso le scarpe nella traversata) e dove vengono tutti identificati e fotosegnalati. Per ciascun migrante viene compilata una scheda personale di identificazione attraverso una intervista diretta che avviene alla presenza di mediatori culturali. L'obiettivo iniziale è quello di capire chi si ha di fronte e di accertarne l'età e la provenienza, anche dal modo con cui parlano e da domande semplici ma efficaci sul luogo.
La permanenza nell'hotspot è normalmente molto breve, circa 3 giorni. Poi vengono trasferiti secondo piani già predisposti dal ministero prima dello sbarco".
I dati forniti dai responsabili dell'hotspot fotografano una situazione umanitaria molto critica: il 72% ha sintomi da traumi per trattamenti disumani o tortura. Oltre l'80% delle donne ha subito violenza sessuale. Molte di loro arrivano in gravidanza o hanno appena partorito.
"Quello che ho visto a Pozzallo –ha aggiunto Cattaneo– mi ha reso orgoglioso di essere italiano. E, come ha detto Juncker, l'Italia sta facendo onore all'Europa. Ma proprio per questo non può essere lasciata sola. Troppo spesso parliamo dei migranti e non con i migranti. Ho parlato con alcuni di loro: alcuni ragazzi giovanissimi provenivano dal Sudan e in un inglese stentato mi hanno detto di aver impiegato 7 mesi per arrivare in Libia, dove sono stati detenuti e picchiati per oltre un anno. Bisogna provare a guardarli negli occhi quando parlano di questo e quando scende il silenzio per non raccontare cosa hanno subito. Come sempre si capisce molto di più da un incontro che da mille discorsi. Incontriamoli questi uomini e queste donne, guardiamoli negli occhi, parliamo con loro e forse avremo un giudizio più vero su ciò che sta accadendo e sulla responsabilità a cui siamo chiamati" ha concluso il Presidente.
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Valentina Bolis
Portavoce Presidente
Consiglio regionale della Lombardia
Raffaele Cattaneo
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