Nella giornata in cui si celebra la Festa dell’Europa, istituita nel 1975 per ricordare la dichiarazione di Robert Schuman e Jean Monnet del 9 maggio 1950, quando i due uomini politici francesi proposero la creazione di un’autorità comune del carbone e dell’acciaio (CECA), primo organismo sovranazionale europeo, la Conferenza delle Assemblee legislative regionali d’Europa (CALRE) ha condiviso e pubblicizzato la propria “dichiarazione ufficiale” (vedi allegato) con cui fissa alcuni paletti e obiettivi prioritari per il futuro dell’Europa.
"Immaginare politiche sempre più centralizzate allontanerà ancora di più i cittadini dall'Europa, con il rischio di facilitare processi di disgregazione. Ecco perchè in questo momento si sente ancora di più la necessità di dare maggiore ruolo alle Regioni in Europa – sottolinea il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Raffaele Cattaneo -. Le Regioni e gli enti locali sono il punto di contatto forte tra i cittadini e le istituzioni europee e sono le realtà che meglio possono ricostituire quel legame di fiducia che sta progressivamente venendo meno. Il contributo delle Regioni sarà pertanto determinante nella stesura del Libro Bianco sul futuro dell’Europa".
La CALRE, alla quale aderisce anche il Consiglio regionale lombardo e di cui Raffaele Cattaneo è quest’anno Vice Presidente dopo averla presieduta nel biennio precedente, riunisce i Parlamenti regionali di 74 Regioni facenti parte di 8 Paesi (Spagna, Italia, Belgio, Austria, Germania, Finlandia, Portogallo, Regno Unito) che rappresentano complessivamente 200 milioni di abitanti ed è stata costituita nel 1997.Quest’anno ricorre il 20° anniversario dalla sua fondazione, coincisa con la Dichiarazione di Oviedo del 7 ottobre del 1997: proprio a Oviedo dal 24 al 26 luglio si terranno le celebrazioni dell’anniversario con un ricco programma di seminari e appuntamenti tesi a rafforzare il ruolo delle Regioni e degli Enti locali nelle istituzioni e nei processi decisionali europei.
Nella “dichiarazione”, richiamandosi anche alle ragioni che ispirarono 60 anni fa i Trattati di Roma, si ribadisce il ruolo centrale dell’Europa a fronte delle correnti antieuropeiste che indicano invece nell’Europa il problema principale della crisi economica e sociale che stiamo attraversando: la dichiarazione evidenzia come l’Unione europea deve sviluppare e promuovere maggiormente politiche decentrate che coinvolgano e responsabilizzino sempre di più i territori, condizione indispensabile per rafforzare il ruolo dell’Unione e superare l’attuale scetticismo.
La CALRE ha aderito anche all’iniziativa “Riflessioni sull’Europa” promossa dal Comitato europeo delle Regioni e che si propone a sua volta l’obiettivo di coinvolgere direttamente i cittadini sul futuro dell’Europa attraverso l’elaborazione di idee, proposte e contributi che saranno raccolti su apposite piattaforme multimediali e mediante una massiccia campagna di comunicazione e sensibilizzazione attraverso la distribuzione di materiale informativo e l’organizzazione di appositi seminari specifici.