La Mille Miglia storica ai nastri di partenza nel suo 90° compleanno

Compie novant'anni la Mille Miglia, la “corsa per automobili più bella del mondo” che da Brescia raggiunge Roma lungo l'Adriatico per poi tornare nella Leonessa d'Italia correndo sugli Appennini parallela al Tirreno. Una rievocazione storica che si svolge dal 18 al 21 maggio e vede in gara oltre 450 equipaggi provenienti da tutto il mondo.

La prima edizione della Coppa delle Mille Miglia si svolse nel 1927 e fino al 1957 le macchine la percorrevano tutta d'un fiato: chi più pigiava sull'acceleratore vinceva. Poi un grave incidente alle porte di Guidizzolo (nel Mantovano) pose fine a questa storia che ha segnato l'evoluzione tecnica, aerodinamica, artigianale dell'automobilismo mondiale.

Quei “quattro moschettieri” di allora (il giornalista della Gazzetta dello Sport Giovanni Canestrini, il conte Ajmo Maggi, il nobile Franco Mazzotti e Renzo Castagneto, la mente di tutta l'organizzazione) rinacquero quasi per gioco nel 1977 con la prima rievocazione storica della Mille Miglia inventata da veri appassionati d'auto d'epoca come Vittorio Palazzani, Gino Danieli, Beppe Lucchini e Costantino Franchi, la mente di tutta la nuova organizzazione. E Brescia riportò così sulla mitica pedana della partenza 127 auto da collezione costruite tra il 1927 e il 1957 (gli anni della “vera” Mille Miglia) rispolverate per l'occasione anche dai Musei delle Case automobilistiche più prestigiose.

Un successo che portò i protagonisti ad immaginare questa gara ora di regolarità (non più di velocità quindi, perchè impossibile sulle strade italiane) lungo gli stessi tracciati di allora ogni cinque anni. Eccoci allora al 1982 e ad un altro grande successo che convinse gli organizzatori a programmare la corsa a cadenza biennale. Ma intanto l'interesse verso questa manifestazione crebbe a dismisura e la grande partecipazione di pubblico nelle città e nei paesi di questa “Italia minore” attraversati dalla colonna di macchine una più affascinante dell'altra decisero la vita della Mille Miglia storica: dal 1984 lo svolgimento sarà annuale.

 

Dal 18 al 21 maggio 2017

Il rombo dei motori riecheggia già tra le strade di Brescia, piazze e vie sono già addobbate. Tutto è pronto per la partenza della prima autovettura, una OM 665 Sport Superba del '27, che scenderà dalla pedana di Viale Venezia alle 14.30 di giovedì 18 maggio. Poi, a seguire, altre 450 macchine tra le quali 88 che hanno partecipato alla vera Mille Miglia e una decina di mezzi storici dell'Esercito italiano.

Prima delle quattro tappe la Brescia-Padova passando da Sirmione, Verona, Vicenza, Castelfranco Veneto. Venerdì 19 maggio seconda tappa, Padova-Roma via Ferrara, Repubblica di San Marino, Urbino, Gubbio, Perugia, Terni e passerella finale nella Città del Vaticano davanti a San Pietro. Sabato 20 maggio la Roma-Parma passa da Radicofani, San Miniato, s'inerpica sull'Abetone e attraversa Modena e Reggio Emilia. Domenica 21 maggio il grande ritorno a Brescia nel primo pomeriggio omaggiando lungo il percorso Busseto, Cremona e Mantova.

 

La prima Mille Miglia: 1927

Alle 8 di mattina del 26 marzo 1927 la bandiera del via alla prima Mille Miglia si abbassa davanti all'Isotta Fraschini di Aymo Maggi e Bindo Maserati: ha inizio la leggenda della Freccia Rossa. A trionfare in quella prima edizione furono Nando Minoja e Giuseppe Morandi, piloti della fabbrica bresciana O.M. (Officine Meccaniche), alla fantastica media di 77,238 km/h, in 21 ore, 4 minuti e 48 secondi per completare i 1600 chilometri del percorso. E' proprio questa lunghezza a determinare il nome della gara: 1000 miglia stradali. Al secondo e al terzo posto altre due O.M. per un tripudio tutto bresciano. Una curiosità: i concorrenti della Prima Coppa delle Mille Miglia partirono con i bagagli, convinti di stare in viaggio almeno due giorni! Le strade degli anni Venti non erano asfaltate e, con eccezione delle lastricature in pietra nei centri abitati, le carreggiate erano del tutto sterrate. Nessuno immaginava che la lunga cavalcata attraverso l'Italia sarebbe potuta durare così poco: era nata una leggenda, era nata una gara che avrebbe segnato l'evoluzione tecnica di motori, freni, carrozzerie.