Il Sottosegretario regionale Daniele Nava è intervenuto stamane in audizione davanti alle Commissioni congiunte Bilancio e Attività Produttive, presiedute rispettivamente da Alessandro Colucci (NCD) e Carlo Malvezzi (NCD), per fare il punto sulla trattativa con Poste Italiane in merito al piano di chiusure e razionalizzazioni che prevedeva per la Lombardia la chiusura di 61 uffici e l’apertura a singhiozzo per altri 121 sportelli. Nava ha spiegato che grazie all’azione di Regione Lombardia 15 sportelli sono stati salvati e altrettanti sono usciti dalla lista degli uffici soggetti alla razionalizzazione.
“Si tratta di un buon risultato. La Lombardia – ha detto Nava – è l’unica Regione ad essere riuscita a portare a casa una revisione del piano che sul fronte chiusure ha salvato il 25% degli sportelli”. Nava ha poi spiegato che il confronto è stato fatto tenendo conto di parametri oggettivi di riferimento per evitare “campanilismo e guerre tra i territori”. “Abbiamo limitato i danni – ha detto ancora – perché il Piano è frutto di un decreto ministeriale del 2008 aggiornato da una delibera dell’Agcom del 2014, dunque i margini di trattativa erano molto stretti”.
I commissari di Lega Nord (Fabrizio Cecchetti e Donatella Martinazzoli), PD (Fabio Pizzul e Mario Barboni) e Movimento 5 Stelle (Dario Violi e Stefano Buffagni) non si sono detti però soddisfatti dei risultati ottenuti. In quasi tutti gli interventi sono stati evidenziati i disagi che ricadranno sui quei comuni e territori che non sono stati esclusi dalla revisione del piano. In particolare è stata sottolineata la mission pubblica di Poste italiane e dunque la necessità che sia garantita un’adeguata e capillare presenza del servizio che altrimenti andrebbe a scapito dei soggetti più vulnerabili come gli anziani.
Il Vicepresidente Fabrizio Cecchetti e il consigliere Mario Barboni hanno in particolare sottolineato che buona parte degli utili di Poste arriva dal volume di affari che si registra in Lombardia e che pertanto le richieste fatte avrebbero dovute ricevere risposte più attente. Anche Stefano Buffagni su questo aspetto ha detto che non è accettabile che le Poste portino avanti un piano che ha l’obiettivo di massimizzare i profitti in vista della privatizzazione a scapito dei cittadini più deboli tagliando loro i servizi. Secondo Marco Tizzoni (Lista Maroni) e Mauro Piazza (NCD) invece i risultati ottenuti dal Sottosegretario Nava sono buoni perché Regione Lombardia nonostante non abbia sulle Poste capacità d’intervento diretto e riuscita ad attivare un Tavolo con le poste che comunque è riuscito a limitare di molto le chiusure previste e le razionalizzazioni e dunque consentire che parecchi comuni e cittadini rimangano senza un sportello postale disponibile. Ha parlato anche di ottimo lavoro e buon risultato il Vicepresidente Carlo Malvezzi, che ha evidenziato il ruolo proposito e di mediazione svolto dal Sottosegratario Nava.