Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la relazione conclusiva della Commissione d’inchiesta sulla situazione economica e gestionale di Aler Milano. Il lavoro, coordinato in qualità di Presidente dal consigliere Roberto Bruni (Patto Civico), è stato accompagnato da un ordine del giorno che invita la Giunta a presentare all’Aula in tempi brevi un progetto di legge per un nuovo Testo unico delle leggi regionali in materia di edilizia residenziale pubblica. Un provvedimento che tenga conto, in primis, del lavoro svolto dalla Commissione d’inchiesta.
L’ordine del giorno chiede anche di intensificare il dialogo con le autonomie locali e il Governo sul tema dell’edilizia pubblica sul fronte di una più equa destinazione del gettito fiscale a fini sociali e per l’attivazione di misure finanziarie pubbliche a carattere sistemico sia in termini di investimenti che di sostegno al disagio abitativo.
Tra i numeri evidenziati nella relazione, una morosità di 253 milioni, debiti per 534 milioni (dati dicembre 2013), decreti ingiuntivi per 37 milioni (di cui 17 pagati), 6.700 unità immobiliari destinate all’alienazione e 270 milioni di manutenzioni nel triennio 2015-2017.
L’Aula ha anche approvato un emendamento a firma dei consiglieri Claudio Pedrazzini e Fabio Altitonante (FI), poi emendato dal capogruppo della Lega Nord Massimiliano Romeo, per indirizzare eventuali residui del Bilancio 2015 a interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria per Aler Milano. Sul punto si sono astenuti PD e M5S.
Il Presidente della Commissione, Roberto Bruni, ha evidenziato l’intensità del lavoro, protratto per oltre un anno con 33 sedute e 40 audizioni. “Abbiamo rilevato una morosità intensa – ha detto in Aula – e anche consulenze legali non in linea con quanto speso dalle altre Aler. Tra le cause esogene, oltre alla morosità, pesa il tema dell’abusivismo e della scarsa capacità di recupero, mentre tra quelle endogene un’organizzazione troppo piramidale, un Cda passivo e l’utilizzo di molti appartamenti per emergenze cui sono seguiti danneggiamenti e la conseguente sfittanza. Gli investimenti fatti da Asset – ha aggiunto Bruni – hanno avuto un esito largamente deficitario. Serve maggior capacità di controllo e vigilanza. Ora la Giunta si attivi per un nuovo progetto di legge che tenga conto della relazione, che non ha fatto sconti a nessuno”.
Il Presidente Raffaele Cattaneo ha espresso “sincero apprezzamento” per il lavoro svolto dalla Commissione e condiviso la necessità di una nuova legge in materia di edilizia residenziale pubblica.
Ampio il dibattito in Aula con gli interventi, in fase di discussione, dei consiglieri Onorio Rosati (PD), Lucia Castellano (Patto Civico), Donatella Martinazzoli (Lega Nord), Maria Teresa Baldini (Gruppo Misto), Carlo Malvezzi (NCD), Iolanda Nanni (M5S), Riccardo De Corato (FdI), Fabio Altitonante (FI), Luca Ferrazzi (Lista Maroni) e del sottosegretario ai Rapporti con la Città metropolitana, Giulio Gallera.
“Serve una rigenerazione di Aler – ha detto in dichiarazione di voto Umberto Ambrosoli per il Patto Civico – E’ necessario ridare fiducia a coloro che vivono nelle case Aler. Questa relazione certifica l’incapacità della gestione da parte della politica e del management”.
“Vorrei concentrare il nostro contributo – ha dichiarato il capogruppo NDC, Luca Del Gobbo – per proporre una nuova politica per la casa che richiede un cambio passo e una nuova legge, chiarendo la missione di Aler. Il diritto alla casa va garantito nel rispetto delle regole e della legalità. Siamo riusciti ad accertare gli elementi che hanno portato alle attuali criticità di Aler Milano, a partire dalle cause esterne, come l'insufficienza di
risorse, l'elevata morosità e l'eccessivo carico fiscale, senza dimenticare il dramma dell'abusivismo. Un problema, quest'ultimo, sul quale è necessario intervenire al più presto perché toglie la casa a chi ne ha pieno diritto, senza rispettare la legge.”.
“La relazione fortemente voluta dal Movimento 5 Stelle certifica il fallimento della politica della spartizione delle poltrone – ha dichiarato Iolanda Nanni – Eravamo in presenza di un sistema che garantiva laute prebende a un management responsabile di un dissesto finanziario da mezzo miliardo di euro, dissesto che ricade sui più deboli. La relazione mette chiaramente in luce i fallimenti di Pieve Emanuele e Garbagnate”.
“Chi ha sbagliato deve pagare – ha detto il consigliere Fabio Altitonante – Ma è necessario fare chiarezza sulla situazione di Aler, che vede gli ultimi bilanci in utile. Il problema è stato finanziario, di cassa. Serve una politica di rilancio perché con 25000 persone in lista attesa siamo all’anno zero”. Altitonante ha anche annunciato la richiesta di una Commissione di inchiesta su Nerviano Medical Scienses.
“Emerge la chiara responsabilità politica dove si evidenzia che la responsabilità del dissesto è legata anche all’approvazione della legge del 2009 inadeguata rispetto ai fini prefissati – ha dichiarato il capogruppo del PD, Enrico Brambilla – Se non abbiamo coraggio di sciogliere i nodi politici non saremo attrezzati in vista della nuova legge. Non è maturata ancora la necessità dell'urgenza”.
“Aver cambiato la governance – ha affermato in aula per la Lega Nord Donatella Martinazzoli – è stato importante, soprattutto in termini di maggior efficienza e risparmio, ma deve ritenersi senza dubbio non sufficiente se vogliamo davvero risolvere tutte le contraddizioni e i numerosi punti critici; è necessaria una riforma complessiva e occorre distinguere la morosità incolpevole da quella colpevole, reprimendo quest’ultima con strumenti che consentano inoltre un monitoraggio attento e aggiornato della situazione dei nuclei familiari e del reddito degli assegnatari”.
“Abbiamo fatto il primo passo introducendo nuove regole di efficienza e impostando atti concreti di discontinuità e trasparenza. Tra le nostre prime iniziative – ha dichiarato il presidente di Fratelli d'Italia, Riccardo De Corato – vi è stata la richiesta di un Osservatorio per la legalità e la trasparenza, che il Consiglio ha approvato. Il primo e fondamentale passaggio per avviare un percorso nuovo è stato quello di commissariare l'ente e di affidarlo alle cure dell'ex Prefetto Gian Valerio Lombardi”.