Consiglio approva la Risoluzione europea: le posizioni dei Gruppi consiliari

Nel corso dell’esame e della discussione sulla risoluzione europea, sono intervenuti numerosi Consiglieri regionali dei gruppi presenti in Aula. Di seguito le considerazioni espresse dai Capigruppo.

Il programma di lavoro per il 2015 della Commissione europea, intitolato “Un nuovo inizio– ha evidenziato Alessandro Colucci (NCD), Presidente della Commissione Bilancio e relatore della Risoluzione – è un  passaggio di grande importanza. Ritengo infatti strategico sottolineare questo “cambio di marcia”, un cambio che fa propria l’insoddisfazione espressa dai cittadini europei nel corso dell’ultima elezione del maggio scorso, dove è emersa chiara l’insofferenza degli europei contro la burocrazia, la gestione tecnocratica, la lontananza delle istituzioni comunitarie dagli interessi dei popoli europei. Oggi la Lombardia con questa Risoluzione concorre attivamente alla formazione di decisioni più favorevoli e condivise dai territori”.

Massimiliano Romeo ha espresso la posizione della Lega Nord: “Non siamo contro l’Europa ma contro questa Europa, così vicina alle banche e alle multinazionali e così lontana dai cittadini e dalle piccole e medie imprese”  In merito allo striscione esposto in aula, il capogruppo Romeo ha spiegato come dovesse essere intesa come una iniziativa di “civile azione di protesta, tesa a far ascoltare maggiormente la voce della Lombardia e delle Regioni nelle sedi decisionali”.

Per il capogruppo della Lista Maroni Stefano Bruno Galli è importante intervenire sul TTIP “il più imponente accordo commerciale della storia occidentale, clandestinamente negoziato tra Unione Europea e Stati Uniti d’America. Un accordo i cui risvolti incideranno direttamente sui cittadini europei, poiché investe la filiera agroalimentare, l’ambiente, il settore farmaceutico, il patrimonio culturale e l’identità digitale. Ecco perché è importante chiedere che siano coinvolti anche gli Stati membri e le assemblee regionali che rappresentano i cittadini”.

La risoluzione approvata oggi in Aula è frutto del grande lavoro portato avanti in Commissione –ha detto il capogruppo di Forza Italia Claudio Pedrazzini-. È necessario riuscire a valorizzare al meglio il rapporto della nostra Regione con l’Unione europea. Da parte di Bruxelles deve essere rivolta una particolare attenzione ai temi legati al mondo del lavoro e dell’imprenditoria. Penso ad esempio al sostegno alle piccole medie imprese; a migliorare l’accesso al credito; alla diminuzione della burocrazia (di cui l’Ue è spesso complice); a un piano di incentivi all’industria differenziato nel tempo; a un piano energetico comunitario per abbattere gli alti costi che in Italia si pagano sull’energia; al sostegno prioritario alle politiche per l’occupazione attraverso strumenti come Garanzia Giovani e Dote Unica Lavoro e al taglio netto alla burocrazia, che pesa ancora in misura eccessiva su cittadini e imprese”.

Siamo per l’Europa dei popoli e non delle banche, non della Merkel, non di Juncker e Hollande, non della finanza e della Bce –ha detto Riccardo De Corato (Fratelli d’Italia)-. Il dibattito che oggi ha occupato il Consiglio regionale è stantio e ripetitivo: ci sono molte altre cose da fare che attengono al programma, mentre questo argomento nel programma della maggioranza di centrodestra non c’è. Però la protesta del Partito Democratico è esagerata: il Partito Democratico ha occupato aule parlamentari e comunali più di una volta, che ora si scandalizzi per un cartello è assurdo, anche se non si deve esagerare nelle manifestazioni all’interno dell’aula”

Il capogruppo del Movimento 5Stelle Andrea Fiasconaro, dopo l’uscita dei Consiglieri di PD e Patto Civico, ha sottolineato come "anche il nostro gruppo non condivide questo modello di Europa, ma la battaglia non si fa con striscioni e propaganda elettorale. Servono azioni e atti concreti: per questo motivo, anche se in aperto dissenso con le politiche europee, noi restiamo in Aula e partecipiamo ai lavori, cercando di dare anche attraverso i nostri emendamenti un contributo utile per i cittadini lombardi".

Il capogruppo del Partito Democratico Enrico Brambilla ha giudicato l’esposizione in Aula dello striscione recante la scritta “No a questa Europa” da parte della Lega Nord "un gesto di grave maleducazione, dimostrazione chiara di deficit democratico". Brambilla ha quindi annunciato all’inizio della discussione generale che i componenti del suo Gruppo non avrebbero partecipato alla seduta pomeridiana "perché prendiamo atto che da una parte importante di questa maggioranza la costruzione di una casa comune europea viene avvertita come un grande fastidio, e pertanto discutere e votare una risoluzione di facciata sarebbe poco serio e poco responsabile ". Dello stesso tenore il giudizio del Patto Civico, che nell'intervento della capogruppo Lucia Castellano ha condiviso le considerazioni di Enrico Brambilla annunciando l'abbandono dell'aula. Lasciando l’Aula i Consiglieri del Partito Democratico e del Patto Civico hanno lasciato sui banchi consiliari la bandiera d’Europa, subito rimossa dai commessi d’Aula.