Il Consiglio si è aperto con le commemorazioni di Luca Ronconi e dei quattro alpinisti lombardi morti sul Gran S. Bernardo

Uomo di cultura a tutto tondo, è stato capace nella sua vita di crescere e educare le nuove generazioni al teatro, facendo appassionare i giovani, oltre al suo pubblico, a questa straordinaria forma d’arte”.

 

Il Presidente Raffaele Cattaneo ha aperto la seduta consiliare ricordando Luca Ronconi, regista e uomo di teatro scomparso il 21 febbraio a 83 anni.

Oltre all’impegno nella formazione dei giovani, Cattaneo ha voluto sottolineare di Ronconi “l’infaticabile attività che ha contribuito a fare del Piccolo Teatro di Milano una delle principali realtà a livello internazionale”  e ha ripercorso nei tratti essenziali una storia umana e artistica che ha dato lustro a Milano e alla Lombardia. Nato nel 1933 a Susa in Tunisia, Ronconi si è diplomato all’Accademia d’Arte Drammatica di Roma, diventa attore e più avanti direttore della Sezione Teatro della Biennale di Venezia. Regista lirico, curatore e allestitore di mostre, dal gennaio ’99 assume la direzione della scuola per attori del Piccolo e inizia quel percorso che lo legherà per sempre alle vicende del teatro milanese.

 

Prima del minuto di silenzio, il Presidente Cattaneo ha anche ricordato i quattro lombardi “accumunati da una grande passione per la montagna, oltre che dall’impegno nel sociale, -ha detto- e molto conosciuti nel mondo culturale, accademico e scientifico”, che sabato scorso hanno trovato la morte nella salita all'ospizio del Gran San Bernardo travolti da una slavina: Gianluca Spina, presidente del Mip, la School of Management del Politecnico di Milano, Francesca Clerici, nota neurologa dell'ospedale Sacco di Milano, esperta del morbo di Alzheimer, Valeria Bassi, docente del liceo classico Parini di Milano e il marito Paolo Agugini, commercialista.

 

Ai familiari di Ronconi e di Spina, Clerici, Bassi e Agugini –ha concluso il Presidente Cattaneo- giunga l’abbraccio commosso di questo Consiglio regionale”.