Uno sconto sul prezzo del biglietto di ingresso EXPO per le Forze dell’Ordine. E’ quanto chiede la mozione (primo firmatario Fabio Altitonante, Forza Italia) approvata a maggioranza dal Consiglio regionale (35 si e 19 no) che ha proposto di far pagare il biglietto ridotto ai rappresentanti delle Forze dell’Ordine, cosi come è già previsto per altre categorie quali anziani, bambini, studenti, soci delle Coop e scolaresche. “Un biglietto a un prezzo simbolico che non superi 10 euro per i rappresentanti delle forze dell'ordine, che vorranno visitare il sito di Expo –ha detto Altitonante– garantirà una maggiore sicurezza ai visitatori del sito Expo. Dopo i recenti fatti al Tribunale di Milano la sicurezza è un tema centrale per i milanesi e i turisti. Ad oggi non era stato fatto nulla per gli appartenenti alle Forze dell'Ordine, veri protagonisti e garanti del successo dell'Esposizione a livello internazionale”.
Il passaggio dei Comuni di Valvestino e Magasa dalla provincia di Brescia a quella autonoma di Trento è l’oggetto dell’altra mozione, proposta dal Gruppo della Lega Nord e illustrata da Fabio Rolfi (Lega Nord). Il documento, approvato a maggioranza con 45 voti favorevoli e 12 astenuti, impegna la Giunta ad attivarsi presso il Governo affinchè proceda all’esame e all’approvazione della legge ad hoc, cosi come prevede la Costituzione, a seguito del referendum popolare col quale i cittadini hanno chiesto il passaggio dalla Provincia bresciana a quella di Trento. Rolfi ha ricordato che “l’esito della consultazione è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 4 ottobre del 2008 ma che da quella data non è mai stato depositato dal Ministero dell’Interno il disegno di legge che sancisce l’effettivo trasferimento nonostante le diverse sollecitazioni da parte dei Gruppi politici”.
Per Michele Busi (Patto Civico), il voto è positivo perchè “culturalmente e storicamente i due Comuni sono più vicini alla Provincia di Trento e dunque bisogna provvedere a confermare la scelta fatta dai cittadini”. Gianantonio Girelli (PD) ha motivato l’astensione del Partito Democratico sottolineando che “è preoccupante che due Comuni lombardi chiedano di essere annessi a una nuova Provincia perché ritengono di non essere abbastanza valorizzati dalle nostre Istituzioni. Stiamo discutendo della riscrittura del quadro istituzionale e questo richiede un’attenzione particolare a questi piccoli centri che vogliono scappare solo perché non si sentono abbastanza tutelati dalla nostra Regione”. Distinguendosi dal gruppo, Corrado Tomasi (PD) ha espresso voto favorevole. “Per i territori montani -ha detto- autonomia ha sempre voluto dire prosperità, crescita e sviluppo. E non posso che essere d’accordo con le richieste di questi Comuni. Sono contrario a una differenzazione tra territori, cosi come avviene nella nostra Regione, e comprendo le ragioni economiche che portano taluni enti a chiedere il trasferimento al Trentino dove l’autonomia ha portato benefici anche e non solo dal punto di vista turistico”.
Voto favorevole da parte della Lista Maroni. “La volontà popolare e le ragioni storiche a base della scelta dei cittadini e il principio di autonomia -ha detto Stefano Bruno Galli– sono i temi veri di questa mozione. Il passaggio di alcuni Comuni da una Provincia all’altra non sono casi isolati e incontrano sempre ostacoli da parte del Governo perché quasi sempre si tratta di Comuni che appartengono a Regioni a Statuto ordinario, che chiedono di aderire a una Regione a Statuto Speciale. Questo ci impone una riflessione”.
Il Sottosegretario Ugo Parolo ha chiuso il dibattito richiamando l’attenzione sulle motivazioni vere che portano questi Comuni ad abbandonare la nostra Regione. “E’ evidente che siamo di fronte a una situazione di disparità di prerogartive giuridiche e fiscali tra i due territori -ha detto- che mette in svantaggio la nostra Regione. Il Governo sta modificando la Costituzione penalizzando le Regioni a Statuto ordinario e le svuota del loro potere esecutivo. Chiediamo al Governo di consentire alle Regioni, come la nostra, di avere maggiori spazi gestione e di autonomia”.
Voto favorevole anche del Movimento Cinque Stelle “perché va rispettata la volontà popolare”, ha concluso il Cosigliere Gianpietro Maccabiani.