E’ Massimo Pagani, ex assessore provinciale di Milano alle Politiche sociali, il nuovo Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza. Pagani è stato eletto al sesto scrutinio con 44 voti. Hanno raccolto preferenze anche Elisa Ceccarelli (16), Silvia Raimondi (2) e Ilaria Fumagalli (1).
Pagani ha ricoperto il ruolo di assessore provinciale milanese nell’ultima legislatura con elezione diretta. Tra i vari progetti a tutela dei minori, la prima Casa per genitori separati in Lombardia e una partnership tra Provincia e Regione Lombardia per agevolare, anche dal punto di vista tariffario, i rapporti tra Comuni e Cam, il Centro di assistenza minori che ospita i bambini sottratti ai genitori con decreto del Tribunale.
Tra i compiti del Garante quello di promuovere la conoscenza dei diritti dei minori, sensibilizzare le istituzioni in occasione della Giornata internazionale (20 novembre), segnalare episodi di discriminazione ed esclusione sociale, collaborare con i servizi sociali territoriali, concorrere alla lotta allo sfruttamento minorile, occuparsi dei casi di minori scomparsi o abbandonati, proporre corsi di formazione, offrire consulenza in materiale di tutela e curatela dei minori. Da qui la facoltà di visitare strutture pubbliche e private che si occupano di minori, verificare gli adempimenti dettati dal Tribunale dei minori, verificare l'adempimento, nei termini fissati dai decreti dei tribunali per i minorenni, delle prescrizioni nei confronti dei comuni, delle province e delle aziende sanitarie locali (ASL).
La carica del Garante è quinquennale e non è prevista per la stessa persona la possibilità di svolgere due mandati.
Presso l'Ufficio del Garante, nella sede del Consiglio regionale, è istituita la Commissione consultiva dell'Ufficio del Garante di cui fanno parte una rappresentanza delle associazioni del terzo settore che operano nell'ambito dei servizi per i minori e una rappresentanza dei minori.
La legge regionale
La figura del Garante per l’infanzia e l’adolescenza è stata introdotta con legge regionale le 2009 “al fine di promuovere, garantire e vigilare sulla piena attuazione dei diritti e degli interessi individuali e collettivi delle persone minori di età, in conformità a quanto previsto dalla Costituzione, dalla legislazione regionale, nazionale ed internazionale”. Il provvedimento recepiva in particolare le direttive della Convenzione dell’ONU sui diritti del fanciullo, resa esecutiva con legge 27 maggio 1991, n. 176 (Ratifica ed esecuzione della convenzione sui diritti del fanciullo, fatta a New York il 20 novembre 1989), e della Convenzione europea sull’esercizio dei diritti dei fanciulli, resa esecutiva con legge 20 marzo 2003, n. 77 (Ratifica ed esecuzione della Convenzione europea sull’esercizio dei diritti dei fanciulli, fatta a Strasburgo il 25 gennaio 1996).
Scarica la legge: Legge Regionale 30 marzo 2009 n. 6