Economia lombarda: sono dati confortanti quelli presentati dall’Istat sul commercio estero (primo trimestre 2017) e della Banca d’Italia sulla produzione industriale (anno 2016).
Produzione industriale – Il comparto cresce dell'1,3% nel 2016 con la tendenza a un'accelerazione nei primi mesi del 2017. E’ quanto emerge dalla fotografia scattata dalla Banca d’Italia, un quadro con diversi aspetti positivi. Si scopre, per esempio, che più del 50% delle imprese industriali lombarde ha investito in tecnologie digitali avanzate (la cosiddetta industria 4.0). E che prosegue l'espansione dell'attività nel terziario, mentre si mantiene stabile il volume d’affari del turismo. In questo caso, il fatturato degli esercizi di ricezione turistica non cala nonostante il confronto con il periodo di Expo 2015. I flussi diminuiscono leggermente a Milano e Monza-Brianza, compensati però da un incremento nelle province di Brescia, Como e Mantova. Ancora: si rafforza la redditività delle imprese dell'industria e dei servizi con il 75% in utile mentre la diminuzione delle aziende in sofferenza e le migliori condizioni creditizie hanno riavvicinato le imprese alle banche con un incremento dei finanziamenti (+1,2% su base annua e +0,7% nei primi mesi del 2017). Oltre alle banche anche l'attività di private equity e venture capital in Lombardia è in espansione. Gli investimenti indirizzati a imprese lombarde hanno raggiunto i 5,6 miliardi di euro, quasi tre quarti del totale nazionale e in crescita del 73% rispetto al 2015 con un'incidenza sul PIL regionale pari all'1,5% contro lo 0,5 nazionale.
Commercio Estero – Cresce l’export nelle regioni nord-occidentali (+2,6%). A guidare la classifica delle Regioni resta la Lombardia, che lascia alle spalle il Piemonte, l’Emilia-Romagna e il Veneto. A vivacizzare il settore sono i prodotti agroalimentari, le auto e i farmaci. I dati sono stati pubblicati dall’Istat, che segnala come rispetto ai primi sei mesi del 2016, nello stesso periodo (gennaio/giugno) di quest’anno si rilevano dinamiche di crescita dell’export. In Lombardia sono soprattutto gli articoli farmaceutici e chimico-medicinali a contribuire al dato positivo ma insieme ad Emilia e Piemonte, la nostra Regione impatta sulla dinamica nazionale anche nell’export di macchine ed apparecchiature. Le vendite dalla Lombardia sono soprattutto verso gli Stati Uniti e la Germania. Fanalini di coda sono al sud: Basilicata e Molise.
Nel primo semestre 2017 la Lombardia passa da 55.948 milioni di euro a 60.103 con una variazione del 7,4% rispetto al 2016. Quanto alle province esportatrici Milano si piazza al primo posto con 20.151 milioni di euro (con una variazione del 5,4% rispetto allo stesso trimestre del 2016) ma non fanno male Brescia, al quarto posto dopo Torino e Vicenza, Bergamo quinta, undicesima Monza e Brianza, tredicesima Varese e diciottesima Mantova.
Operazioni doganali – Come riferito nella ricerca della Liuc, in Regione si registrano la metà delle operazioni doganali di tutto il Paese. Un volume d’affari di 20 miliardi di euro, corrispondente al 26% del fatturato nazionale, che riguarda 1.500 imprese di servizi logistici, 15mila società di autotrasporto, 14 terminal intermodali e la Cargo City di Malpensa. In Lombardia si svolgono ogni anno la metà delle operazioni doganali italiane, transita il 27 per cento dell'export, il 31 per cento dell'import nazionale e si trova il 35 per cento dei magazzini conto terzi di tutto il Paese. La metà delle esportazioni italiane sono verso il Centro-Nord Europa per i valichi alpini del Sempione, del Gottardo e del Brennero. Ma in forte crescita è anche il trasporto aereo. Cargo City di Malpensa è il più importante scalo merci in Italia e tra quelli maggiormente in crescita a livello europeo: nel 2016 sono transitate 537 mila tonnellate di merci (+ 7,4%) rispetto all'anno precedente e con 110 voli cargo settimanali raccoglie il 55 per cento del traffico merci italiano.