Il valore delle esportazioni registrato nei vari comparti produttivi della Lombardia ha superato i 120,3 miliardi di Euro nel 2017, nuovo massimo storico assoluto con un incremento del 10,8% rispetto al trimestre precedente e del 15,6% rispetto al massimo pre-crisi registrato nel 2008.
Il valore delle merci importate in Lombardia, per contro, nel 2017 ha raggiunto i 124,7 miliardi di Euro, in aumento dell'8,1% sul 2016, anno che aveva evidenziato una battuta d'arresto.
E' quanto emerge da uno studio sul Commercio Estero al IV trimestre 2017 pubblicato da Unioncamere Lombardia.
I prodotti manifatturieri rappresentano il 98% delle esportazioni lombarde e crescono dell'8,1% tendenziale nel quarto trimestre, con il segno positivo diffuso a tutte le categorie merceologiche. La variazione annua si attesta al +7,4% e, anche in questo caso, interessa tutte le categorie con risultati particolarmente positivi per gli articoli farmaceutici (+25,2% annuo) e i prodotti alimentari (+17%).
Rispetto ad un 2016 negativo, il focus Unioncamere Lombardia segnala la ripresa delle esportazioni di metalli di base e prodotti in metallo (+9%), macchinari e apparecchi (+6,4%), mezzi di trasporto (+5,5%), computer e apparecchi elettronici e ottici (+5,4%).
La maggior parte delle esportazioni lombarde è diretta verso i 28 paesi dell'Unione Europea (54,2% del valore complessivo). Area in cui la crescita è stata del 9,9% rispetto al quarto trimestre 2016 e dell'8,0% annuo.
I maggiori contributi positivi provengono dai principali partner commerciali della Lombardia: Germania (+5,6% annuo), Spagna (+7,7%) e Francia (+4,2%) ai quali si aggiunge l'Irlanda (+92,2%) grazie all'eccezionale performance dell'esportazione di medicinali e preparati farmaceutici.
Per quanto riguarda i paesi extra-UE si conferma anche qui la crescita dell'export (+5,9% tendenziale e +6,9% annuo) soprattutto sui mercati di sbocco più dinamici come i paesi europei non appartenenti all'Unione (+10,8%), quelli dell'America settentrionale (+11,6%), dell'Asia orientale (+8,1%) e dell'America centro-meridionale (+7,3%).
La crescita dell'export registrata da Unioncamere Lombardia risulta estesa a tutti i territori lombardi, sebbene i gap rimangano ampi. In particolare le province che nel 2016 avevano registrato una flessione evidenziano incrementi più ridotti, nell'ordine dei 3 punti percentuali, anche nel 2017: si tratta di Como (+2,6% annuo), Varese (+3%), Sondrio (+3%) e Pavia (+3,3%). Fa eccezione Brescia che dopo la battuta d'arresto dell'anno precedente torna a crescere a ritmi superiori alla media (+8,8%). Variazioni di entità simile si riscontrano per Bergamo (+6,7%), Lecco (+6,8%), Mantova (+7,2%) e Milano (+7,7%), mentre Monza e Brianza segna un +10,9%, Lodi un +11,9% e Cremona un +15,8%).