“Tiziano e la pittura del Cinquecento tra Venezia e Brescia” è una grande mostra allestita nelle sale del Museo di Santa Giulia fino al 1° luglio. Un progetto espositivo che ruota attorno al grande pittore veneto partendo da due sue opere realizzate a Brescia: il polittico per il vescovo Altobello Averoldi tra il 1520 e il 1522 nella collegiata dei Santi Nazaro e Celso (dove è possibile ammirarlo. Nella foto un particolare) e le tre tele con le Allegorie di Brescia realizzate per il salone nobile di Palazzo della Loggia (la sede attuale del Municipio), andate distrutte durante l’incendio del 1575.
La mostra propone una cinquantina di opere provenienti da importanti musei italiani e internazionali (quali la Pinacoteca di Brera di Milano, la Galleria Borghese di Roma, la Galleria Palatina di palazzo Pitti di Firenze, il Museo del Prado di Madrid, la National Gallery di Washington).
Promossa da Comune di Brescia e da Fondazione Brescia Musei e organizzato da Civita Mostre, divisa in 6 sezioni in un allestimento curato dallo studio degli architetti Giovanni Tortelli e Roberto Frassoni, la mostra consente di ripercorrere l’influenza di Tiziano sugli sviluppi della pittura bresciana e di scoprire, attraverso una sequenza di confronti ravvicinati, in che misura le sue ricerche coloristiche vennero interpretate dai maggiori protagonisti dell’arte locale.
Si tratta pertanto di una iniziativa che permette di ripercorrere, in modo appassionante, l’influenza che il grande maestro del colore tonale (tecnica artistica tipica della tradizione veneta del XVI secolo, legata a una particolare sensibilità del colore) ebbe sugli sviluppi della pittura bresciana. Il complesso Averoldi, infatti, rappresenta uno spartiacque nella storia della pittura bresciana del Cinquecento, in quanto il suo arrivo in città provocò reazioni a catena negli esponenti più ricettivi dell’arte locale. Lo dimostra il fatto che tanto la formazione di Romanino, collocabile a partire dalla fine del primo decennio del Cinquecento, così come quella di Moretto, di poco successiva, si giocano in un rapporto costante con gli esemplari di Tiziano, conseguenza anche della giovanile frequentazione del contesto lagunare da parte dei due artisti.
Fino al 15 giugno aperta dal martedì alla domenica dalle 9 alle 18 (il giovedì fino alle 22), poi dalle 10.30 alle 19 (con il giovedì la chiusura sempre alle 22).