Varese, venerdì 12: alla scoperta dell’isolino Virginia

E’ il più antico insediamento palafitticolo dell’Arco Alpino, Patrimonio dell’Unesco dal 2011, località di interesse turistico per il paesaggio e la possibilità di pranzare e cenare in un bel ristorante (“La Tana dell’Isolino”). L’isolino Virginia è una piccola perla di 9.200 metri quadrati incastonata sul mantello bigio e malaticcio delle acque del Lago di Varese, in uno scenario da favola con il Campo dei Fiori e il Monte Rosa a fare da sfondo. Da venerdì 12 ottobre il Museo Tattile di Varese ne ospiterà due modellini, a beneficio di chi non può vedere ma anche di chi lo può fare. Alle 18.30, in particolare, un breve convegno con rinfresco inaugurerà le installazioni. Tra gli interventi ne segnaliamo un paio: quello dell’archeologo e subacqueo Paolo Baretti, che racconterà dei ritrovamenti archeologici, e quello in tandem di Alberto Bertolini e Alessandra Galli, che spiegheranno il progetto “Neo-Virginia”, che intende sviluppare la vocazione turistico-didattica dell’isola, una località ricca di storia ma bisognosa di futuro.

Un tempo conosciuta come isola di San Biagio (per la presenza di un’omonima chiesina), prese successivamente il nome di Camilla, in onore della consorte di Innocente Besozzi che lì abitava. Nel 1878 il marchese Andrea Ponti, proprietario del lago (sì, di tutto il lago), la chiamò Virginia in omaggio a sua moglie. Oggi l’isolino è di proprietà del Comune di Varese ed è raggiungibile tramite un battellino da Biandronno (info: www.isolinovirginia.it)