All’istituto Pavoni di Tradate l’arte di Giotto in una mostra proposta dai ragazzi

Un esempio concreto e molto interessante di legame virtuoso tra scuola e territorio. E’ quanto rappresentano le iniziative artistiche e culturali messe in atto dai ragazzi della Scuola Paolo VI di Tradate (Va), la più recente delle quali riguarda l’allestimento della mostra “Il Vangelo secondo Giotto. La cappella degli Scrovegni”, aperta e visitabile fino al prossimo 8 dicembre e inaugurata recentemente alla presenza di alunni, famiglie, docenti, educatori, autorità.

La mostra, curata dal professor Roberto Filippetti, patrocinata dal Consiglio regionale, offre una fedele riproduzione fotografica, in scala 1:4, delle pareti della cappella degli Scrovegni di Padova. Resterà aperta al pubblico fino a sabato 8 dicembre.

L’ingresso e la visita sono gratuiti (in settimana e nei weekend, dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 17). Le guide saranno gli stessi studenti della scuola, chiamati ad accompagnare e condurre i visitatori al cuore della bellezza dischiusa dagli affreschi giotteschi.

La cerimonia di inaugurazione è stata aperta dal direttore della scuola, padre Marcello Cicognara. “Viviamo un’epoca -ha detto- schiacciata sul presente. Il genio di questa opera artistica parla ai nostri occhi, alla nostra testa, al nostro cuore ricordandoci che la bellezza è senza tempo”.

E’ stata poi la volta degli studenti Sofia Robbioni (2°B), Chiara Gariboldi (3°C) e Pierluigi Bianchi (2°A), che hanno illustrato le scene dell’opera di Giotto, spiegandone il messaggio di speranza sotteso, con disinvoltura, precisione e passione.

“Ho assistito ammirata – ha affermato a margine la Vice Presidente del Consiglio regionale Francesca Brianzaalla cura dell’esposizione dei ragazzi: si intuisce subito che non hanno imparato a memoria qualche nozione per ripeterla svogliatamente. L’hanno assimilata e poi rielaborata con piacevolezza. Avevano occhi accesi di interesse. Valorizzare l’immenso patrimonio artistico italiano significa farne assaporare il fascino ai ragazzi: non posso non ringraziare la Scuola Paolo VI che, ancora una volta, si distingue, proponendo un modello educativo e didattico vincente, all’avanguardia, aperto a una feconda alleanza con il territorio”.

La nostra Regione – ha proseguito il Vice Presidente del Consiglio di Regione Lombardia – ospita sul proprio territorio il maggior numero di siti e opere artistiche riconosciute patrimonio dell’UNESCO. Spetta a enti e cittadini, in una collaborazione proficua, valorizzarle”.

Alla segreteria organizzativa dell’Istituto (mostragiotto@istitutopavoni.it) sono già pervenute oltre 400 prenotazioni: scolaresche, oratori, parrocchie, famiglie, associazioni culturali territoriali.

“Il punto cruciale dell’organizzazione di questa mostra – ha chiosato la preside, la professoressa Federica Broggiè la custodia e la condivisione della bellezza da parte dei nostri studenti. Una condivisione con e per il territorio. Una condivisione figlia di impegno, dedizione ed entusiasmo. Una condivisione che riflette un’esperienza didattica fruttuosa per i ragazzi: abbiamo chiesto di loro di puntare in alto e loro hanno raccolto il guanto di sfida”.