I 40 anni del Servizio Sanitario Nazionale Malanchini : “Una grande conquista che uscirà rafforzata col regionalismo differenziato”

In corso a Torino un convegno che guarda anche al futuro e che vedono
al centro del dibattito anche le politiche innovative lombarde nel settore

 

TORINO, 7 dicembre 2018“Grazie al sistema sanitario nazionale è stato possibile contenere al minimo la mortalità infantile e materna e aumentare le aspettative di vita nell’intera nazione.  Tuttavia le sfide per garantire a tutti i nostri cittadini il “sistema salute” sono sempre aperte e oggi riguardano i ruolo e i rapporti tra Stato e Regioni:  grazie al regionalismo a geometria variabile, con l’attuazione dell’art. 116 della Costituzione, si potranno però avere positivi e profondi mutamenti. Dobbiamo continuare su questa strada”. Così da Torino, dove è in corso nell’Aula del Consiglio regionale del Piemonte un convegno sui 40 anni del SSn, il Consigliere  Segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale della Lombardia Giovanni Malanchini (Lega) traccia la strada per un progetto di rilancio del Servizio sanitario nazionale che nonostante molte criticità continua ad essere  un elemento cruciale e quasi unico nel panorama del welfare.
“Il Servizio Sanitario Nazionaleha detto infatti Malanchiniè un bene comune, ed è una conquista irrinunciabile per i cittadini e serve per tutelare la coesione sociale e la democrazia. Inoltre, può essere anche  un volano per l’economia del nostro Paese. Quindi,  occorre migliorare il rapporto tra spesa sanitaria pubblica e PIL.  Non riducendo la spesa, ma eliminando ogni spreco, ogni situazione di possibile, purtroppo, illegalità che spesso la cronaca recente ci ha portato alla luce  e implementando la ricerca.”

Quanto al rapporto tra Stato e Regioni, Malanchini è stato chiaro: “Ci sono Regioni come la Lombardia – ha sottolineato – che hanno autonomamente intrapreso un percorso per implementare il Servizio Sanitario rendendo quello regionale all’avanguardia nel panorama nazionale. In Lombardia infatti  la cartella sanitaria virtuale è una realtà consolidata. In Lombardia c’è anche la ricetta elettronica on line o ricetta de-materializzata, nonché la possibilità delle prenotazione di visite ed esami attraverso più canali: online con PC e smartphone, tramite il Portale Regionale dei Servizi Sanitari; con smartphone e tablet, tramite l’app, attraverso l’ausilio delle farmacie lombarde; telefonando al Call Center Regionale o ai CUP delle strutture sanitarie; di persona, presso gli sportelli delle singole strutture sanitarie. Dobbiamo – ha concluso Malanchini – guardare ai bisogni dei cittadini perché al centro delle nostre azioni ci sono loro”.

 

 


Claudio Magistroni
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