“Nuove misure contro la corruzione e che promuovono la trasparenza sono importanti e necessarie, ma il nuovo codice degli appalti non favorisce le imprese e non accelera i tempi e le procedure che le stesse sono chiamate ad affrontare. La lotta alla corruzione non può essere il solo obiettivo e il cardine del nuovo codice degli appalti: è una questione di approccio culturale, che deve invece mettere al centro le imprese e le loro esigenze, promuovendo in modo concreto prima di tutto misure di semplificazione e di lotta alla burocrazia. Più burocrazia, infatti, alla fine finisce solo col generare più corruzione”.
Lo ha sottolineato il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Alessandro Fermi, introducendo questa mattina a Palazzo Pirelli il convegno promosso da “Confcooperative Lavoro e Servizi” per approfondire le prospettive e l’analisi del mercato pubblico e privato.
“In questi anni –ha aggiunto il Presidente Fermi– la sussidiarietà è stato sempre il principio ispiratore e di riferimento per Regione Lombardia nella regolazione dei rapporti tra pubblico e privato. Non ci siamo mai sottratti al compito di rispondere alle attese del mondo economico e produttivo, con norme che potessero essere ogni volta di stimolo all’intrapresa ma anche all’innovazione, all’efficienza del rapporto pubblico privato e alla semplificazione amministrativa, con un’attenzione costante al mondo della cooperazione. Non a caso la legge regionale n.36 del 2015 riconosce il ruolo della cooperazione come parte integrante del sistema imprenditoriale lombardo, ed è pensata per incentivare e sostenere l’innovazione tecnologica e la qualità dei processi produttivi e per promuovere il settore anche attraverso contributi finalizzati”.
I lavori sono stati aperti dal Presidente di “Confcooperative Lavoro e Servizi” Massimo Stronati: a seguire gli interventi dell’Assessore regionale allo Sviluppo economico Alessandro Mattinzoli, del Consigliere Segretario del Consiglio regionale Giovanni Malanchini che ha sottolineato come “il mondo della cooperazione possa contare su professionalità di alto contenuto” e del Segretario generale di Confcooperative Marco Venturelli, che ha ringraziato “Regione Lombardia per il costante contributo di supporto e sostegno concreto al mondo cooperativo”.
“Ho accolto subito l’invito di Confcooperative e di Gabriele Fava ad ospitare questo convegno in Consiglio regionale –ha evidenziato Giovanni Malanchini– in quanto affronta tematiche molto importanti per l’organizzazione dei servizi degli enti pubblici. Si tratta di argomenti che mi stanno molto a cuore e dei quali mi sono interessato anche nel corso della mia esperienza come sindaco. Conosco bene le conseguenze che derivano dalle novità introdotte dal nuovo codice degli appalti e le difficoltà che devono affrontare i Comuni, soprattutto quelli piccoli, che sono fondamentali per il nostro territorio. A fronte della giusta introduzione di norme chiare, finalizzate a garantire la massima trasparenza e la semplificazione dei procedimenti amministrativi –ha proseguito Malanchini-, risulta indispensabile attuare azioni che consentano agli enti virtuosi di investire nella formazione e nella valorizzazione delle risorse umane, favorendo il ricambio generazionale dei dipendenti pubblici. Anche la Pubblica Amministrazione ha bisogno di giovani che sappiano innovare e abbiano voglia di mettersi in gioco”.
Una tavola rotonda ha infine proposto ulteriori spunti e contributi di confronto e interesse, animata da numerosi interventi che hanno visto protagonisti l’avvocato giuslavorista Gabriele Fava, il professore di Tecnologia dell’Architettura del Politecnico di Milano Oliviero Tronconi, la Vice Presidente di “Confcooperative Lavoro e Servizi” Cristina Bazzini, il professore di Diritto Amministrativo dell’Università Statale di Milano Leonardo Salvemini e il Presidente di “Lombardia Informatica” Francesco Ferri.