Elezioni, il 26 maggio anche 995 Comuni lombardi al voto

Non solo europee. Il 26 maggio, in concomitanza con il rinnovo del Parlamento europeo, andranno al voto anche 995 Comuni della Lombardia, fra questi tre capoluoghi di Provincia: Bergamo, Cremona e Pavia. Urne aperte dalle ore 7 alle 23 nella sola giornata di domenica. Per le città sopra i 15 mila abitanti, l’eventuale ballottaggio è previsto due settimane dopo – il 9 giugno – e i seggi saranno aperti, allo stesso modo, dalle 7 alle 23. Secondo stime del Ministero dell’Interno, i lombardi coinvolti da questa tornata saranno 3 milioni 425mila 673. A livello nazionale, la nostra è la regione con il maggior numero di amministrazioni comunali al voto e la terza in percentuale sul totale – il 65% – dietro ad Emilia Romagna e Piemonte.

In 188 Comuni lombardi, pari al 19% del totale, si presenta un solo candidato sindaco con relativa lista. In questo caso, la ‘sfida’ è solo con l’affluenza, visto che l’unico partecipante deve ottenere almeno il 50,1% dei consensi e a votare deve recarsi non meno del 50% degli iscritti nelle liste elettorali. In caso contrario, il Comune verrà commissariato. Sorte che sicuramente spetterà alle amministrazioni di Valleve, Colere e Oneta (Bergamo), dove nessuno si è candidato aprendo le porte del Municipio, fino a nuove elezioni, al commissario prefettizio. Va invece alla provincia di Sondrio  il record in percentuale di realtà nelle quali si è presentata una sola lista, 24 casi su 51, poco meno della metà. A Bergamo i Comuni ‘monolista’ sono 39 su 169, a Como 23 su 95, a Brescia 22 su 147, nel Cremonese 22 su 90, nel Pavese 18 su 126, nel Varesotto 14 su 82, nel Lecchese 10 su 51. Numeri meno significativi nel Lecchese e nel Lodigiano: 10 casi su circa 50 amministrazioni interessate dal voto amministrativo. Due paesi su 38 nel Mantovano, tre in provincia di Milano (Besate, Bubbiano e Gudo Visconti) e un solo caso (su 31) in quella di Monza e Brianza, ad Aicurzio, piccolo centro alle porte del capoluogo.