Turismo religioso: un altro modo di vivere la Lombardia

19 Cammini per centinaia di chilometri disegnati sul territorio della Lombardia, espressione della vocazione spirituale della nostra regione. Si tratta di percorsi che combinano fatica e riflessione, ritmi lenti e preghiera. Un turismo lontano dai classici itinerari per riscoprire il grande passato lombardo, dal punto di vista spirituale e religioso immergendosi nel mondo della vita monastica di un tempo.
La valorizzazione turistica di questi luoghi è un obiettivo per la nostra Regione, che intende sviluppare un'economia della bellezza, favorire lo sviluppo sostenibile dei territori, contribuire alla promozione di aspetti territoriali, come l'arte e la cultura, l'enogastronomia e la food experience, lo sport e il turismo attivo, le produzioni tipiche e l’artigianato. Tutte peculiarità dei piccoli borghi che appartengono a una Lombardia “segreta” ricca di eccellenze della tradizione della nostra storia e cultura. 
Seguire un itinerario religioso in Lombardia vuol dire andare alla scoperta di autentici gioielli artistici, storici e culturali immersi in meravigliose cornici naturali. Nella campagna pavese, attraverso le cascine e le risaie della Lomellina, si snoda per 120 km la Via Francigena, che ripercorre il lungo viaggio da Canterbury a Roma dell’Arcivescovo Sigerico nel 990 d. C. 
Tra fontanili, rogge e navigli, dove si incontrano solo gli aironi, si percorre la Strada delle Abbazie che porta a Chiaravalle, Viboldone e Morimondo. Il cammino di Sant'Agostino, invece, collega venticinque Santuari Mariani in Brianza lungo un percorso di oltre 300 km. Parte da Como e arriva a Milano, invece, il Cammino di San Pietro. La Via Francisca si snoda da Chiavenna verso Sorico e la Via Priula (nella foto) si apre a Morbegno e, tra mulattiere e passi montani, arriva a Bergamo. Attraversa le colline dell’Oltrepò pavese la Via degli Abati, che collega Pavia a Bobbio per poi arrivare fino a Pontremoli: una strada percorsa un tempo dai pellegrini irlandesi per fare visita alla tomba di San Colombano. Gli amanti della montagna non possono non percorrere la Via Spluga, dalla Svizzera fino a Chiavenna. 
Nel cuore di Milano si estende il Cammin Breve, itinerario di sette tappe che parte da Piazza del Duomo e arriva alla Basilica di Sant’Eustorgio. A Mantova parte la Via Matildica del Volto Santo che arriva fino a Lucca. A Brescia il Monastero di Santa Giulia è punto di forza dell’omonimo Cammino, itinerario che ripercorre quello utilizzato per trasportare nell’ottavo secolo a.C. le spoglie della Santa. 
Tra le mete degne di nota citiamo il Sacro Monte di Varese e quello di Ossuccio a Como, entrambi Patrimonio UNESCO, l’Eremo di Santa Caterina del Sasso affacciato sul Lago Maggiore, il Santuario della Madonna del Bosco a Lecco, la Certosa di Pavia, il Convento dell'Annunciata di Rovato in Franciacorta e la Casa di Preghiera del Convento Santuario della Divina Maternità a Trezzo sull’Adda. 
Il turismo religioso in Lombardia assume dunque le sembianze  di un viaggio nel tempo, che attraversa storie, usi e costumi. Percorrere oggi gli stessi sentieri che i pellegrini hanno battuto in passato fa rivivere le antiche tradizioni dei monasteri e delle abbazie lombarde dove ancora si continua a lavorare i prodotti a mano seguendo le tecniche e le ricette di un tempo. Come a Colico, dove  all’Abbazia cistercense di S. Maria di Piona si producono le famose le Gocce Imperiali, un distillato d’erbe efficace contro piccole infiammazioni o le caramelle balsamiche dei monaci dell’Abbazia di Chiaravalle.