L’arte dei merletti a Palazzo Morando e gli intrecci creativi nati a Cantù

Tanta pazienza e un sapere artigianale che a volte si trasmetteva in famiglia, tra nonna, figlia e nipote. Una vera e propria arte che faceva dei merletti anche un elemento distintivo perché diventavano così  prestigioso simbolo di ricchezza e di caratterizzazione sociale  nell’abbigliamento, nell’arredo e in ambito liturgico. E che poi, con il trascorrere dei decenni,  si sono fatti anche design. Oggi a raccontare tutto questo, in un viaggio a ritroso del tempo, è la mostraMerletti e Design. Intrecci creativi a Cantù dal Novecento a oggi”  allestita a Palazzo Morando (via Sant’Andrea 6 Milano) e che si potrà visitare fino al 30 giugno 2019. L’esposizione, curata da Marialuisa Rizzini e Renata Casartelli, è promossa da Comune di Milano (Cultura, Direzione Musei Storici) e organizzata dal Comitato per la Promozione del Merletto con  il Patrocinio del Consiglio regionale.

Il percorso espositivo proposto dalla mostra ne ripercorre l’evoluzione storica: si inizia dal Seicento, quando Cantù produceva merletti a fuselli i cui disegni erano allineati al gusto barocco; questi ultimi erano venduti nel territorio lombardo e esportati da Milano, famoso centro italiano per le manifatture di lusso legate al tessile.  A Cantù l’unione tra progettazione e qualità tecnica fu assicurata a partire dal 1888 dalla Scuola di Arte Applicata all’Industria e dallo spirito imprenditoriale delle nuove manifatture. Si definì così uno stile tipico, caratterizzato da complessi disegni eclettici e da alcuni punti ricorrenti (quali Venezia, Mimosa, Rosaline), con cui venivano realizzati bordure e grandi pezzi d’arredo, come tappeti da tavolo, tovaglie, tende e copriletti. Negli anni Trenta del Novecento, la produzione artigianale italiana trovò nella figura dell’architetto-progettista l’impulso alla modernizzazione. In sintonia con lo stile razionalista internazionale, a Milano Giò Ponti proponeva sulla rivista “Domus” innovativi motivi semplificati e geometrici per le arti decorative.  Anche a Cantù architetti e designer contribuirono alla realizzazione di “merletti d’arte”, destinati alle Triennali di Milano, di cui sono proposti in mostra vari progetti e manufatti. La loro volontà di rinnovamento non incontrava tuttavia il favore delle manifatture locali, legate al gusto tradizionale condiviso dal mercato internazionale.

La mostra si può visitare fino al 30 Aprile dal martedì e alla domenica dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 17,30. L’ingresso è gratuito