Ha preso il via in Commissione Sanità l’esame del progetto di legge per l’istituzione del servizio di “Leva Civica Lombarda Volontaria”, la cui votazione finale in Commissione è prevista per la seduta di mercoledì 19 giugno.
La Leva Civica Regionale Volontaria in Lombardia ha coinvolto recentemente oltre 1500 giovani, ingaggiati in progetti che hanno avuto un cofinanziamento con fondi regionali, ai quali si aggiungono oltre 1000 ragazzi e ragazze che hanno effettuato l’esperienza della Leva Civica in progetti completamente autofinanziati dagli enti proponenti.
A seguito dell’approvazione della nuova legge nazionale in materia, dallo scorso mese di maggio l’albo regionale lombardo del servizio civile ha però cessato di avere validità. Pertanto gli enti regionali che volessero continuare l’esperienza del servizio civile sono tenuti ad accreditarsi presso un unico albo nazionale, accreditamento che comporta una serie di carichi, organizzativi e di personale dedicato, al di fuori della portata di gran parte degli stessi enti, soprattutto quelli di piccola e media dimensione.
Da qui la proposta della nuova legge per la Leva Civica Lombarda, che consentirà a queste realtà e a tanti giovani di poter continuare a garantire questo servizio con regole più accessibili e favorevoli.
Primo firmatario del provvedimento è il Consigliere Alessandro Corbetta (Lega): “Si tratta di un passo avanti significativo verso l’autonomia –ha spiegato- considerando che una volta approvata la nuova legge, istituiremo in Lombardia un servizio civile totalmente indipendente rispetto a quello nazionale”.
Tra le novità introdotte dalla nuova normativa, c’è l’aumento del compenso destinato ai ragazzi del servizio civile nazionale, che passa dagli attuali 433 a 500 euro al mese per un servizio di 25 ore settimanali.
“La possibilità di compartecipare alla spesa, da parte degli Enti Locali o del Terzo Settore, farà sì che con la cifra prevista dello stanziamento regionale (4 milioni di euro all’anno) potremo far partecipare ai progetti un numero molto più alto di giovani, oltre che rendere più efficaci le esperienze formative sia per i volontari che per gli Enti stessi” ha sottolineato il Presidente della Commissione Sanità e relatore del provvedimento Emanuele Monti (Lega).
Altra novità rilevante è la modifica dei requisiti e dei criteri di accesso richiesti legati alla residenza in Lombardia, che passa dagli attuali 2 a 5 anni. Inoltre una quota dei 4 milioni di euro di stanziamento annuo regionale sarà destinata per far partecipare ai progetti le persone diversamente abili e i ragazzi con particolari fragilità.
“Sono convinto che esperienze quali la Leva Civica siano estremamente formative per i nostri giovani, che avranno così la possibilità di dedicare il loro tempo al servizio del proprio territorio”, ha concluso il Presidente Monti, auspicando che su questo provvedimento possa esserci la convergenza di tutti i gruppi consiliari.