Quel Santo del Garda che calmava le acque e parlava con pesci e uccelli

La leggenda vuole che  le sue preghiere resuscitassero i morti, che a un suo cenno ubbidissero gli uccelli e i pesci. E che alla sua presenza le acque del lago si calmassero.  E’ Sant’Ecolano, eletto 19esimo vescovo di Brescia nel 522 e divenuto protettore del Garda e dei suoi paesi rivieraschi. Il 10 e l'11 agosto Toscolano  Maderno, paese dell’Alto lago bresciano, lo ricorderà con l’annuale festa patronale che richiamerà madonnari da tutto il mondo  che attraverso la loro arte racconteranno la storia del santo.
Una storia ricca di leggende e racconti che con la festa animerà tutte le comunità e che l’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale della Lombardia ha deciso di valorizzare concedendo il suo patrocinio alla manifestazione.
Le spoglie del Santo sono custodite a Toscolano Maderno dopo che per anni nel medioevo i paesi se le sono contese. Per decidere chi avrebbe dovuto ospitarle gli abitanti deciseo  che fosse il Garda a stabilirlo: deposero le spoglie su una barchetta senza guida e lasciarono che le acque del lago indicassero il Comune che le avrebbe accolte. La barchetta approdò così la notte del 12 agosto sulle rive di Toscolano Maderno, proprio di fronte alla chiesa, dove ancora oggi c’è un cancello e una pietra che ricordano l’episodio.  Tutti i sacerdoti delle chiesa della riviera Gardesana la sera del prossimo 12 agosto concelebreranno la Santa Messa in onore del Patrono, che poi sarà festeggiato anche dai fuochi d’artificio e da una nutrita festa ricca di appuntamenti.