Non solo Egitto, le piramidi sono anche in provincia di Brescia

Per trovare le piramidi non bisogna per forza volare a Luxor, ma basta percorrere la strada provinciale che collega Brescia alla Valle Camonica fino a Zone, un Comune sul lato Nord-est del Lago d’Iseo. Siamo nella Riserva Naturale delle Piramidi di Zone, istituita nel 1984 dalla Regione Lombardia, nella valle del Bagnadona a ridosso delle pendici nord occidentali del monte Pura.

Qui, non troverete tombe di Faraoni, ma un affascinante fenomeno naturale prodotto dalla forza erosiva delle acquee. Il deposito millenario di detriti ha favorito la formazione geologica di singolari cumuli rocciosi simili a strutture piramidali che, sulla loro punta, hanno un masso a formare una sorta di “cappello” di pietra, che, miracolosamente, non è mai caduto. Si è saldato alla “piramide” corrispondente e, a vedersi, è un prodigio della natura che costituisce anche un importante documento dell'evoluzione geologica dell'epoca glaciale e post-glaciale alpina.

Per godere di questo spettacolo, non serve essere novelli “Indiana Jones”, ma basta indossare un paio di scarpe comode per percorre un facile sentiero di circa un chilometro che parte dalla frazione di Cislano, nell'alta Val Marse, dove è possibile parcheggiare l'auto (esiste un parcheggio con area di sosta attrezzata). Il percorso immerso nel verde, passa intorno all'area delle piramidi, fino ad arrivare al lato opposto della vallata e a ricongiungersi con la strada. Un tragitto ad anello che permette di ammirare tutte le varie forme di erosione in un ambiente naturale molto interessante sia dal punto di vista botanico che faunistico. Spettacolare la vista delle piramidi da sotto, ma non si può trascurare il panorama del lago d'Iseo con Montisola, l'Isola di Loreto e sullo sfondo la frastagliata sponda bergamasca.

Le piramidi di Zone, dette anche “camini delle fate”, offrono al visitatore uno scenario suggestivo non solo per le diverse forme e le imponenti dimensioni (la più grande presenta un'altezza di circa 30 metri, un diametro alla base di 8 metri ed è protetta alla sommità da un masso di quattro metri di diametro), ma anche per il contrasto dei colori dato dal violaceo delle piramidi e delle quinte da cui emergono, dal verde intenso della fitta boscaglia e da quello più brillante del pianoro sovrastante oltre che dalle chiare cime calcaree che coronano lo sfondo. In autunno questi colori virano acquistando toni più svariati e caldi e rendendo lo spettacolo ancora più affascinante. Il continuo processo di erosione produce continui cambiamenti nelle Piramidi di Zone, cambiamenti osservabili anche a distanza di poche decine di anni, infatti ancora oggi nuovi esemplari vengono a crearsi e altri si distruggono lasciando in alcune zone solchi molti profondi simili a canyon.