"Di grass, l'è bell fidass!". E' un detto lombardo, ripetuto spesso da un signore che a Varese negli anni '60 tutti conoscevano. Primo, perché portava in giro una stazza da oltre 200 chili e, secondo, perché in centro città aveva aperto un ristorante di grandissima qualità. Vittorio Pastori, originario della Rasa dove nacque il 15 aprile del 1926, oltre a cimentarsi con fornelli e tegami era solito frequentare la Basilica, dove conobbe monsignor Enrico Manfredini, il prevosto. Uomo di pensiero e azione, "tosto" si direbbe oggi, Manfredini chiese a Vittorio di seguirlo una volta nominato vescovo di Piacenza. Ma non fu un ordine: contava l'amicizia, il rapporto forte e di grandissima stima reciproca. Così, abbandonate cucina e tavoli, Vittorio si ritrovò su una strada impensata e imprevedibile. Fondò Africa Mission e iniziò la spola di viaggi in terra ugandese (ne ha fatti ben 147, anche durante la guerra civile), che continua ancora oggi nel suo nome. Qualche numero: dal ’72 sono stati inviati 92 aerei cargo, 865 containers, 45 tir, 13 milioni di chili di generi di prima necessità, costruiti 1168 pozzi.
Appassionato di Africa, Vittorione fu la bandiera e il braccio operativo di una generosità diffusa che coinvolse non solo Varese e Piacenza ma tante altre città italiane (“Chi ha fame ha fame adesso, chi ha sete ha sete adesso, chi soffre soffre", diceva). Sempre sorridente, l’ex chef era un vulcano in perenne eruzione e con un unico scopo: aiutare i poveri. Il suo percorso di vita proseguì poi con la scelta vocazionale. Il 15 settembre 1984 il vescovo di Gulu (Uganda) lo ordinò sacerdote in un affollato palasport varesino.
A 25 anni dalla scomparsa, nel prossimo fine settimana la città di Varese assegnerà a don Vittorio Pastori la Martinella del Broletto, la massima onorificenza cittadina. Come è giusto che sia per chi ha dato lustro al nome di Varese nel mondo e si è prodigato senza risparmio a favore dei sofferenti. Il programma degli eventi prevede tra l'altro la consegna del riconoscimento da parte del Sindaco Davide Galimberti (sabato alle 18) e la Messa celebrata dal vescovo di Milano Mario Delpini (domenica alle 11).