Gli sguardi della semplicità negli scatti di Pepi Merisio

Confidarsi, creare un momento d’intimità, e poi, prima di scattare, una parola: GUARDAMI. Si può sintetizzare così la poetica delle immagini di Pepi Merisio, il famoso fotografo bergamasco cui il Museo della fotografia Sestini di Bergamo dedica una mostra antologica nel nuovo spazio espositivo dell’ex chiesa del Convento di San Francesco (Piazza Mercato del Fieno), in Città Alta (fino al 20 ottobre). Merisio, nato a Caravaggio nel 1931 può essere accostato al grande maestro di cinema Ermanno Olmi, oltre che per la comune provenienza bergamasca anche per l’attenzione alla vita contadina e al racconto delle cose semplici. Merisio comincia a fotografare da autodidatta nel 1947, ottenendo numerosi e prestigiosi riconoscimenti in Italia e all’estero. Nel 1956 inizia la collaborazione con il Touring Club Italiano e con numerose riviste da  Camera a Photo Maxima, da Pirelli a  Look, fino a Famiglia Cristiana, Stern, Paris – Mach e numerose altre. Nel 1962 passa al professionismo e l’anno seguente entra nello staff di Epoca, allora certamente la più importante rivista per immagini italiana. L’ambito ideale della poetica di Merisio è, proprio come il grande regista dell’Albero degli zoccoli , la grande tradizione contadina e popolare della provincia italiana e il variegato mondo cattolico, di cui Merisio diventa il narratore più rappresentativo da quando, nel 1964, pubblica su Epoca il suo grande servizio Una giornata col Papa avviando così un lungo lavoro con Paolo VI, anche lui lombardo ed ex arcivescovo di Milano. Un segno di continuità con la sua terra lombarda.

L’antologica di Bergamo offre l’opportunità di ammirare oltre 250 foto stampate dallo stesso Merisio tra il 1960 e il 1970, suddivise in 5 sezioni che raccolgono in un perimetro ideale il mondo iconografico del fotografo: la famiglia, l’ex Oriente, il lavoro, la vita e Stella matutina, sezione dedicata alla vita quotidiana del seminario di Bergamo negli Anni Sessanta.

La mostra è stata visitata già da oltre 6mila persone con ottime valutazioni. Un successo che ha spinto gli organizzatori a prorogare l’apertura fino ad ottobre. Fino a settembre gli orari di apertura sono mart-ven ore 10– 13 / 14.30 – 18 e sabato e festivi  ore 10-19. Da ottobre mart-ven ore 9.30 – 13.00 e 14.30 – 18 e  sabato e domenica 9.30 – 13 e 14.30 – 19