Cure oncologiche, in Italia i costi sostenuti superano i 36 miliardi di euro all’anno: un malato su cinque perde il lavoro, così come un familiare su venti per garantire l’assistenza necessaria

un malato su cinque perde il lavoro, così come un familiare su venti per garantire l’assistenza necessaria

Questa mattina convegno a  Palazzo Pirelli con la Vice Presidente del Consiglio Francesca Brianza e il Presidente della Commissione Ambiente Riccardo Pase

 

 

Milano, 20 settembre 2019 – Nel campo dell’associazionismo, la Lombardia è la prima regione in Italia con 8mila associazioni iscritte nel registro regionale del volontariato. E’ il dato emerso questa mattina nel convegno “Volontariato in oncologia, la relazione di aiuto col malato e i suoi familiari” che si è tenuto questa mattina a Palazzo Pirelli e che è stato aperto dalla Vice Presidente del Consiglio regionale Francesca Brianza e dal Presidente della Commissione Ambiente Riccardo Pase, tra i promotori dell’iniziativa e particolarmente sensibile al tema del volontariato in oncologia.

Il mondo del volontariato – ha detto Francesca Brianza – rappresenta per Regione Lombardia una forza propulsiva imprescindibile. Se in Lombardia abbiamo raggiunto risultati di eccellenza nel campo della cura e prevenzione delle patologie oncologiche, lo dobbiamo anche al preziosissimo lavoro dei tanti volontari che operano in stretta sinergia con le istituzioni e che potranno sempre contare sul nostro sostegno”.

Il terzo settore è fondamentale in sanità e nell’aspetto oncologico per stare vicino al paziente e alla sua famiglia lungo un percorso che va dalla prevenzione, alla cura, al supporto psicologico ed emotivo.  “Non si parla solo di sconfiggere la malattia – ha aggiunto la Vicepresidente del Consiglio – ma di prendere in carico la persona con tutte le sue necessità e i suoi bisogni”.

Il Consiglio regionale è particolarmente attento al confronto e all’ascolto delle associazioni, per tradurre in atti le loro necessità: “Il bilancio regionale si occupa al 90% di sanità – ha detto Riccardo Pasema non basterebbe il sistema sanitario, pur eccellente in Lombardia, se non ci fosse il volontariato a supportare il paziente e le famiglie. Dedicare ore delle nostra vita agli altri è qualcosa di fantastico e se ciascuno di noi lo facesse lasceremo un mondo migliore. Inoltre se non ci fossero i volontari, il costo sociale della cura dei più deboli sarebbe altissimo e difficilmente sostenibile”.
Riccardo Perrone, Vice Presidente dell’AssociazioneLorenzo Perrone Onlus”, ha sottolineato alcuni dati del rapporto Censis, soffermandosi in particolare su come la malattia oncologica impone costi elevatissimi ai pazienti e alle sue famiglie. Sarebbero 36,4 miliardi di euro annui le spese sostenute, di cui oltre 5,8 spese dirette (mediche e non mediche, come colf, trasporti, spese alberghiere e diete speciali) e oltre 30 miliardi di costi indiretti.
La perdita dei redditi da lavoro dei malati peserebbe invece per 10,5 miliardi (oltre il 29%), quella per i caregiver per altri 6,45 miliardi (il 17,7%). “Almeno un malato su 5 deve lasciare il lavoro a causa della malattia – ha detto Perrone –  e il 5,5% dei caregiver, ossia 1 su 20, perde il lavoro”.
Porre l’attenzione su queste tematiche – ha concluso Riccardo Pase – è fondamentale per valorizzare il lavoro dei tanti volontari che ogni giorno mettono in campo la loro professionalità e la loro passione per le fasce più deboli della società. La politica, prima di scrivere le leggi, deve ascoltare e conoscere la realtà del territorio e questi sono momenti di incontro e confronto fondamentali”.

 

 

 

Anna Lisa Buzzetti
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