Tempo di saldi: in Lombardia un milione di famiglie coinvolte

430 milioni di euro. Tanto valgono i saldi a Milano e in Lombardia. Circa un milione le famiglie coinvolte con una spesa ciascuna di 362 euro e pro capite di 166 euro.
Sono i dati resi noti da Federmoda, che stima un taglio dei prezzi, a livello nazionale, compreso tra il 30 e il 40%. Un dato su cui non concorderebbe il Codacons, che parla di una percentuale più bassa, attorno al 20%, anche se in crescita rispetto ai saldi estivi, con i prezzi dell’abbigliamento scontati del 21,8% e le calzature del 20,9%.
Buona partenza per i saldi invernali si è registrata a Bergamo, Brescia e Varese. Il 41% dei bergamaschi approfitterà degli sconti mettendo a disposizione un budget medio di 168 euro a persona. Il dato emerge da un’indagine di Swg per Confesercenti dalle quale risulta però anche che il 43% acquisterà per meno di 100 euro, il 47% spenderà tra i 100 e i 300 euro. Solo il 10 % ha previsto spese superiori ai 300 euro (6%) e  500 euro (4%). Complessivamente si registra una lieve riduzione dell’appeal rispetto ai saldi invernali del 2019, che era arrivato al 48%.
A Brescia il budget medio di spesa a persona arriva a 200 euro e la maggior parte cercherà l'affare per lo più tra cose utili. Buon movimento anche i per i negozi di Como e Varese. Un po’ meno a Busto Arsizio (Va) dove i commercianti hanno invece lamentato una perdita di interesse dei consumatori a causa del Black Friday di fine novembre.
Andamento positivo, infine, nel capoluogo lombardo, che ha registrato un incremento medio tra il 6 e 7% rispetto all’avvio dei saldi nello stesso periodo dello scorso anno. Lo scontrino medio è superiore ai 115 euro. La percentuale media di sconto si è attestata sul 30%. La caccia all’affare è scattata più che nelle vie del centro e nel quadrilatero della moda, negli outlet e nei centri commerciali.
La stagione degli sconti andrà avanti 60 giorni e così come ci saranno boutique che decideranno di non fare sconti o farne di minimi, nelle grandi catene sarà possibile acquistare, con un risparmio del 70%, l’oggetto o l’indumento adocchiato mesi fa. Le regole restano uguali per tutti: i negozianti non possono rifiutare il pagamento con carta di credito e sono tenuti a sostituire i capi acquistati che presentano gravi difetti non visibili al momento dell'acquisto. L’importante è conservare sempre lo scontrino per effettuare il cambio od ottenere un buono, spendibile nei 120 giorni successivi. Tra le regole da rispettare da parte del negozio e a tutela dei consumatori, l’obbligo di esporre, accanto al prodotto, il prezzo iniziale e la percentuale del ribasso e che i prodotti in saldo siano separati da quelli eventualmente posti in vendita a prezzo normale.
Quest’anno, in cima ai desideri ci sono le scarpe seguite da prodotti di maglieria, capospalla, camicerie, magliette e intimo. Meno interesse invece si registra attorno a borse, sciarpe e cinture.
I negozi di fiducia o abituali si confermano il canale di acquisto preferito ma continua a crescere lo shopping sul web.