Commercio estero: nel 2019 il 29% dell’export italiano è lombardo

194 miliardi di scambi commerciali con l'estero, che valgono il 29% del totale italiano che è di 670. E’ il dato lombardo che emerge da un’indagine Promos – Camera di commercio realizzata su imprenditori lombardi che esportano e dalla quale risulta che la nostra regione è prima in Italia, seguita da Veneto (85 mld) ed Emilia Romagna (77mld).
I rapporti commerciali con l’estero crescono del 3% a Milano che registra 86 miliardi di scambi, con l’export che rappresenta il 26,8% del totale e l'import il 31,5%. I dati si riferiscono ai primi 9 mesi del 2019 e, nonostante l’attuale crisi internazionale, la metà delle imprese mantiene ottimismo anche per il 2020, ritenendo che non ci saranno conseguenze particolari sul business se non contenute intorno al10%.
L’export si conferma così uno dei pilastri dell'economia italiana e lombarda e prima della crisi tra Usa e Iran, l’85% delle imprese si diceva certo sull’incremento del proprio business internazionale. Ora c'è prudenza rispetto all'ottimismo rispecchiato nell’indagine, che sottolineava come il 38,5% delle imprese con rapporti commerciali in più di dieci Paesi esteri immaginassero di espandere ulteriormente il proprio business puntando su Germania (25%), Russia (23%), Giappone (21%), Cina (19%) e Stati Uniti (17%)

Fondamentale anche il peso dell’attività internazionale sul fatturato delle imprese che operano sui mercati esteri. Per il 34% degli imprenditori coinvolti nell’indagine, il business internazionale pesa per oltre il 50% del fatturato.
Tra le principali problematiche, vengono invece segnalate la dimensione aziendale (31%), la burocrazia  (30%), la scarsa conoscenza dei mercati (28%), i costi di accesso (24%) e l'inaffidabilità dei partner locali (17%). 
Per quanto riguarda l’approccio, il 59% degli imprenditori cerca controparti estere, il 56% sceglie la partecipazione a fiere e il 46% incontri B2B, ossia attraverso transazioni elettroniche (46%).
Cresce anche l'e-commerce  (24%) che però resta indietro rispetto alla distribuzione diretta (51%) e quella mediante distributori, buyers e importatori (46%). Più staccato ancora dell’e-commerce è il marketplace che non supera il 13% delle imprese.
Il trend positivo dell’export è confermato anche dalla Coldiretti che parla di record storico per il Made in Italy alimentare sulle tavole estere durante le festività con l'export di vini, spumanti, panettoni, formaggi e salumi, che a livello nazionale e solo nel mese di dicembre ha fatto segnare un aumento del 7% arrivando a quasi 4 miliardi di euro. Anche qui tra le protagoniste c’è la Lombardia col tradizionale panettone.