Trasporti, assistenza e dissesti idrogeologici: questi i principali argomenti del Question Time della seduta consiliare di martedì 14 gennaio.presieduta da Alessandro Fermi (FI). Di seguito una sintesi del confronto tra Consiglieri e rappresentanti della Giunta regionale.
Aumento pedaggi autostradali
A partire dal 1° gennaio sono scattati i rincari autostradali che riguardano quattro gestori in tutta Italia, tre dei quali sulla rete del territorio lombardo: A21 Piacenza-Brescia, Pedemontana e BreBeMi. Nel question time proposto da Viviana Beccalossi (gruppo Misto), e firmato anche da consiglieri della Lega Nord, si chiede di sapere se la Regione fosse a conoscenza dei previsti aumenti e delle loro motivazioni. Nella sua risposta l’assessore regionale Claudia Terzi ha precisato che si tratta di adeguamenti automatici previsti dalle convenzioni delle concessioni, materia di esclusiva competenza statale. Nella sua replica il consigliere Andrea Monti (Lega), Vice Presidente della Commissione Territorio, ha rimarcato come tali aumenti continuino a interessare prevalentemente i cittadini lombardi.
Tangenziale di Verdello (BG)
Chiarire tempi e scadenze per la realizzazione della tangenziale di Verdello, l’opera progettata per liberare il paese dal traffico e per sbloccare l’ex strada statale 42 lungo la direttrice Bergamo-Treviglio. La richiesta è contenuta in un question time (primo firmatario Dario Violi, M5S) in cui si ripercorrono le fasi di questa vicenda. Il chiarimento è richiesto anche alla luce del fatto che fonti stampa hanno scritto che il sindaco di Verdello, insediatosi lo scorso giugno, ha commissionato uno studio del traffico per valutare l’utilità della tangenziale e ha dichiarato che gli 11 milioni già stanziati (9,8 dalla Regione; 1,2 dal Comune) non risultano sufficienti. “Rispetto alle valutazioni iniziali di una spesa di 11 milioni – ha risposto l’assessore regionale alle Infrastrutture, Claudia Terzi – si è resa necessaria un’integrazione di 1milione 800 mila euro che Regione Lombardia ha previsto nello scorso Bilancio e che si potranno spendere nel 2021. Nel frattempo si è deciso con il Comune di Verdello e con la Provincia di Bergamo di procedere con un’unica programmazione e con la suddivisione dei lavori in due lotti, per poter avviare subito la realizzazione dell’opera con gli 11 milioni già disponibili. La decisione va ancora formalizzata con una convenzione a seguito della quale si potrà bandire la gara entro i termini del 31 dicembre 2021. Dalla sottoscrizione del contratto di appalto ci vorranno tre anni per la conclusione dei lavori”.
Rinnovo contratto Trenord
Quali sono le motivazioni che hanno indotto la Giunta a predisporre il rinnovo del contratto per il servizio ferroviario lombardo a Trenord? Lo chiede in un question time il gruppo del PD (primo firmatario, il capogruppo Fabio Pizzul) ricordando che una Risoluzione consiliare del 13 novembre 2018 invitava il Presidente e la Giunta regionale, tra le altre cose, a valutare l’ipotesi di rinnovo fino al 2026, a valutare la possibilità di costituire un organismo indipendente per il rispetto del contratto, avviando lo studio di una alternativa al progetto Trenord, anche con modalità di assegnazione differenti (gara e/o affidamento e/lotti separati).
“La delibera non contiene nessuna decisione formale da parte di Regione Lombardia riguardo al rinnovo del contratto a Trenord, ma esprime solo la volontà di non chiudere alla possibilità di un affidamento diretto – ha precisato l’assessore regionale alla Mobilità, Claudia Terzi -. Ciò che si vuole evitare è che il servizio venga affidato a soggetti stranieri e che Regione Lombardia mantenga uno spazio di contrattazione”. Nella sua replica, il consigliere Pizzul ha ribadito l’auspicio di un maggior coinvolgimento degli organismi consiliari nel dibattito “in un’ottica costruttiva che permetta a Regione Lombardia di proporre soluzioni innovative e attrattive, spronando Trenord a migliorare l’offerta”.
Risorse Trasporto Pubblico Locale
Si preannunciano anni difficili per il trasporto pubblico locale (TPL). Secondo quanto illustrato durante la Conferenza del TPL dall’assessore regionale alla Mobilità, Claudia Terzi, le risorse 2020-2026 saranno assegnate secondo una delibera che considera costi standard. L’effetto per l’agenzia di Milano, Monza, Pavia e Lodi sarebbe un taglio di 3,4 milioni di euro nel 2020 fino ad arrivare a 13,8 milioni di euro per i prossimi anni. In un question time del PD (primo firmatario Gigi Ponti) si chiede alla Giunta se intende garantire le risorse necessarie per il miglioramento del servizio, illustrando come siano stati calcolati i costi standard che penalizzerebbero le realtà con un volume importante di passeggeri. Nella sua risposta l’assessore regionale alla Mobilità, Claudia Terzi, ha precisato che le risorse per il TPL del fondo regionale, pari a complessivi 629 milioni di euro, sono aumentate, cambiando però i criteri che non son più su base storica ma sulla base di costi standard. “Ciò ha comportato – ha spiegato l’assessore Terzi – che su 417 milioni destinati all’agenzia di Milano, Monza, Pavia e Lodi si sia registrato un taglio, a fonte di un’inadeguata efficienza nel raggiungimento degli obiettivi. I fondi in questione saranno quindi destinati alle altre 5 agenzie, riequilibrando la domanda e sostenendo la crescita del sistema di trasporto pubblico locale anche nelle zone svantaggiate”.
“Mi sembra una visione correttamente impostata e coerentemente applicata, ma che porta il paziente a essere morto – ha commentato il consigliere Ponti -. Ovvero: la revisione dei criteri pensata nel 2017 non tiene conto del contesto attuale, ancora molto carente, e dà come risultato un taglio dei servizi, creando situazioni di grave difficoltà e fronte di miglioramenti limitati”.
Piano regionale per la non autosufficienza
Rivedere il Piano regionale per la non autosufficienza relativo al triennio 2019-2021, riaprendo un Tavolo di confronto istituzionale. Lo chiede in un question time il Movimento 5 Stelle (primo firmatario Consolato Mammì) evidenziando le rimodulazioni previste delle misure regionali per disabili gravissimi e non autosufficienti, che non saranno più cumulabili, e le restrizioni imposte dai criteri di accesso ai progetti di vita indipendente.
Nella sua risposta l’assessore regionale alle Politiche sociali, Stefano Bolognini, ha precisato che i nuovi criteri sono stati introdotti come atto formale per facilitare l’assunzione di caregiver. L’approvazione della delibera ha inoltre consentito, a fronte del ritardi nella definizione del Piano nazionale – tuttora carente del parere della Corte dei Conti – di dare continuità alle misure, il cui valore è superiore alla media delle altre regioni. “Al momento, comunque – ha precisato l’assessore Bolognini – non si metterà mano a nessuna revisione, ma si proseguirà negli incontri con le ATS e le associazioni”. Nell’esprimere la propria insoddisfazione, il consigliere Mammì ha lanciato una proposta politica al gruppo della Lega, chiedendo che i soldi necessari per il referendum su taglio dei parlamentari – circa 350 milioni – vengano invece messi a disposizione del Fondo per la disabilità. Il tema del Fondo regionale sulla non autosufficienza è oggetto anche di due mozioni che saranno trattate nel pomeriggio dall’Assemblea.
Quantificazione dei fondi europei
Qual è la situazione attuale della programmazione dei fondi europei? Nel question time (primo firmatario Michele Usuelli, +Europa) si chiede la percentuale riferita ai fondi FESR (Fondo Europeo per lo sviluppo Regionale) già destinati dai bandi regionali a misure di riduzione di agenti inquinanti e l’ammontare dei fondi FESR e FSE (Fondo Speciale europeo) destinati a Regione Lombardia ma non ancora programmati. In base alle convezioni europee, Regione Lombardia deve destinare il 20% dei fondi FESR (stimato in 194 milioni) ad azioni di riduzione del diossido di carbonio nell’atmosfera. Nell’ultima sessione di bilancio 2019/2020 è stato approvato un ordine del giorno sul contrasto alle emissioni di CO2 che impegna la Giunta all’emanazione di bandi entro il 31/12/2020.
L’assessore regionale all’Ambiente, Raffaele Cattaneo ha rimarcato che Regione Lombardia ha impegnato il 100% delle risorse previste per i fondi FSE e FESR nei tempi previsti. “Si tratta – ha precisato l’assessore Cattaneo – di risorse trasversali a più direzioni: 97milioni dalla Direzione ambiente, 40 milioni dalla Direzione trasporti e 54 milioni dalla direzione Montagna. Le risorse sono destinate a bandi previsti per il 2020. Tra questi bandi rivolti alle imprese per efficientamento energetico, per la riduzione del fabbisogno energetico in edifici scolastici e strutture penitenziarie, mobilità ciclabile. La liquidazione delle risorse non è ancora stata completata, ma può avvenire nei prossimi anni”.
Sostegno ai Comuni per "Nidi gratis"
Il progetto Nidi gratis, arrivato al suo quarto anno, sostiene le famiglie in difficoltà economiche con integrazioni tariffarie sui servizi di prima infanzia. Regione Lombardia ha stanziato complessivamente 130,8 milioni (37 milioni per l’anno 2019/20) e coinvolto oltre 42.000 bambini. Nel question time (primo firmatario Elisabetta Strada, Lombardi Civici europeisti) si chiede se è prevista da parte dell’assessorato una verifica di questa misura e la valutazione di una revisione del regolamento per sostenere quei Comuni che, dato l’aumento delle domande, non riescono a soddisfare le richieste. Nella sua risposta l’assessore regionale alle Politiche della famiglia, Silvia Piani, ha segnalato il buon andamento della misura “Nidi Gratis” nata in via sperimentale per invertire il trend della diminuzione delle iscrizioni dovute al calo demografico, alle difficoltà di reddito e alla contrazione della spesa dei Comuni per le politiche sociali. “Il monitoraggio sugli anni precedenti – ha illustrato l’assessore Piani – ha rilevato, non solo un aumento delle presenze, ma anche l’accresciuta presenza media, prolungata anche nel mese di luglio. L’effettiva fruizione del servizio è oggetto di verifica”. L’assessore Silvia Piani, infine, si è resa disponibile nell’affrontare in commissione eventuali criticità o casi specifici.
Dissesto idrogeologico in Lombardia
Nell’interpellanza presentata da Roberto Cenci (M5S) si chiede di fare il punto della situazione sulle azioni di Regione Lombardia finalizzate al contrasto del dissesto idrogeologico e sulle risorse assegnate dal Governo (28 milioni) da spendere per interventi urgenti nel territorio lombardo. Nella sua ampia e articolata risposta, l’assessore regionale al Territorio, Pietro Foroni, ha illustrato le diverse misure che Regione Lombardia sta mettendo in campo, sia nella direzione della prevenzione – intervenendo nel contenimento del consumo di suolo e nell’invarianza idraulica -, sia potenziando il sistema della Protezione civile per la riduzione del danno. In riferimento al Piano stralcio per interventi urgenti, l’assessore Foroni ha precisato che “allo stato attuale dei 23 progetti finanziati, 16 in fase di conclusione della progettazione esecutiva, 7 hanno pubblicato i bandi di gara, mentre altri 2 hanno già aggiudicato i lavori che stanno per partire. Un’attenzione alla prevenzione che Regione Lombardia ha continuato ad avere, finanziando con oltre 57 milioni di euro stanziati dal 2018 al 2021”.
(testi di Titti Arena e Benedetta Caruso)