C’è una maggiore attenzione tra i cittadini lombardi ai comportamenti virtuosi per evitare lo spreco alimentare. Lo dice un’ indagine dell’Osservatorio di Waste Watcher di Last Minute Market/SWG, dalla quale risulta che le famiglie lombarde sono in Italia quelle più attente e consapevoli del fatto che sprecare sia un danno per la salute, l'economia e l'ambiente.
Il 31% degli intervistati in Lombardia ha dichiarato di aver modificato le proprie abitudini per diminuire la quantità di cibo sprecato, soprattutto frutta, verdura e pane.
Il 69% privilegia il check preventivo sulle quantità di cibo da acquistare, il 62% preferisce congelare quello che non riesce a mangiare e un altro 59% afferma di prestare attenzione alle quantità impiegate al momento della preparazione dei pasti. Fondamentale per molti resta la sensibilizzazione delle nuove generazioni con il 33% delle famiglie in Lombardia che ritiene centrale il ruolo della scuola nell’educazione alimentare.
Nonostante però la maggiore attenzione e i dati complessivamente migliori rispetto a quelli nazionali, nella nostra Regione resta ancora molto alta la spesa tradotta poi in spreco alimentare: 384 euro all’anno a famiglia (454 euro la media italiana). Un conto che, a livello nazionale, arriva a 15 miliardi in dodici mesi, circa l’1% del Pil italiano. Tutto questo a fronte di 2,7 milioni di persone che chiederebbero aiuto per mangiare.
Tra gli sprechi, dunque, anche in Lombardia, quello alimentare resta al primo posto seguito da quello idrico, di luce e di gas.
- 21 Gennaio, 2020
- 12:00 am
- Categorie: Lombardia Quotidiano