In queste settimane si sta mettendo mano alla revisione della legge sulle guardie ecologiche volontarie. La proposta, in discussione in Commissione Ambiente, è di iniziativa di Giacomo Basaglia Cosentino (Lombardia Ideale).
Le guardie ecologiche volontarie (GEV) sono cittadini che svolgono, senza compenso, un’attività volta alla tutela del territorio. Collaborano con le istituzioni locali per la gestione dell’ambiente: partecipano a censimenti del patrimonio boschivo, vigilano sulle violazioni e sui danni alle superfici forestali, collaborano con le autorità in caso di calamità naturali e soprattutto insegnano il rispetto dell’ambiente.
Il progetto di legge in discussione specificherà meglio alcune regole, fisserà i limiti di età, rivedrà la previsione delle ore obbligatorie di servizio. E’ prevista anche l’istituzione di organismi di rappresentanza delle GEV, che diventeranno gli interlocutori della Regione. Fra gli intenti anche quello di autorizzare le guardie ecologiche ad azioni di prevenzione dello scarico abusivo di rifiuti nelle zone boschive, anche attraverso l’uso di attrezzature idonee quali fototrappole e strumenti per il prelievo di sostanze.
Attualmente le GEV che operano nella Regione Lombardia sono circa 3000. Prestano servizio in 58 enti organizzativi, suddivisi in 17 Parchi, 27 Comunità Montane, 10 Province e 4 Capoluoghi di Provincia.
I volontari, per poter essere inseriti nella compagine delle GEV, devono frequentare un corso e sostenere un esame davanti alla commissione regionale appositamente nominata.
La Commissione Ambiente, presieduta da Riccardo Pase, sta tenendo in queste settimane una serie di consultazioni per raccogliere pareri, criticità e suggerimenti da parte delle istituzioni e dei soggetti che operano in questo ambito.