“Una sentenza importante con cui il Consiglio di Stato mette la parola fine alla complessa e controversa questione delle fatturazioni quadrisettimanali, anziché mensili, delle compagnie telefoniche, facendo obbligo agli operatori di rimborsare tutti gli utenti, in accoglimento delle tesi dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) e dei Comitati regionali per le Comunicazioni (CORECOM)”.
Lo sottolinea la Presidente del CORECOM Lombardia Marianna Sala, in merito alla pronuncia del massimo organo di giustizia amministrativa sulla fatturazione a 28 giorni per le bollette del telefono fisso, decise unilateralmente dalle compagnie, in contrasto con le determinazioni dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.
“Con la sentenza n. 00879/2020, appena depositata – aggiunge la Presidente Sala – il Consiglio di Stato impone alle compagnie telefoniche un rimborso automatico, di massa, a tutti gli utenti”.
L’intervento si è reso necessario in quanto le compagnie si erano limitate a rimborsare solo gli utenti – in percentuale molto contenuta – che avevano presentato istanza di rimborso, assoggettata oltretutto a procedure complesse e macchinose fissate dagli stessi operatori.
La pronuncia del Consiglio di Stato ripristina le misure già previste da AGCOM, che, oltre ad una multa di 580mila euro, aveva imposto alle compagnie l’obbligo di procedere alle restituzioni automatiche in bolletta dei giorni “erosi” fra giugno 2017 e aprile 2018 a favore non solo dei richiedenti, ma di tutti i circa 10 milioni di consumatori interessati.