Alda Merini, la poetessa dei Navigli che raccontava gli ultimi e gli esclusi

Una forza della vitalità e della poesia e una grande testimone della tradizione milanese e del territorio. Alda Marini, la poetessa dei Navigli, è scomparsa nel novembre del 2009 all'età' di 79 anni ma la sua figura e il suo testamento culturale sono sempre attuali. Alda Merini nasce il 21 marzo in via Mangone, a Porta Genova, in una famiglia modesta. A 15 anni esordisce con la raccolta "La presenza di Orfeo" ma la sua vita è travagliata dalla sua malattia mentale – le ombre della mia mente, diceva – che la porta a conoscere gli ospedali psichiatrici fino a vivere per scelta in condizioni di indigenza. Convive con la sua malattia, condizione che non le impedisce di scavare nell'animo umano, raccontando con le sue note poetiche il dolore degli ultimi e degli esclusi. Rappresentava il genio e al tempo stesso la sregolatezza, raccontava una Milano che cambiava e accantonava un po' la sua anima popolare, con la sua vita nelle osterie e i ritmi scanditi dai Navigli e dai suoi canali. Ad Alda Merini il 7 giugno del 2016 il Consiglio regionale ha dedicato la Sala Commissione che si trova al secondo piano di Palazzo Pirelli. All' ingresso c'è una targa con una frase che rappresenta il suo testamento morale, civile e culturale: "Chi regala le ore agli altri vive in eterno".