La didattica a distanza, da rimedio a consuetudine. Con esempi virtuosi

La didattica on line, spinta dall’effetto coronavirus, è ormai entrata nella quotidianità di docenti, studenti e famiglie. In Lombardia si sono attivate sin da subito e su base volontaria tutte le 8.038 scuole e i 109.566 docenti. Per molte scuole le lezioni on line non sono state una novità, anzi sul territorio lombardo ci sono diversi Istituti scolastici d’eccellenza in questo campo, dall’Istituto tecnico economico Enrico Tosi di Busto Arsizio, all’IIS Cremona di Milano, dall’Istituto Comprensivo Ungaretti di Melzo (MI) all’ISIS Giulio Natta di Bergamo. L’Istituto di Istruzione Secondaria Daniele Crespi di Busto Arsizio (VA) ha anche attivato una serie di progetti sulla formazione on line per docenti e studenti. Dove l’offerta didattica era già presente si è, quindi, trattato di ampliarla. Dove, invece, era più carente si è dovuta reinventare, come nel caso dei piccoli plessi scolastici nelle località di montagna che riscontrano difficoltà di rete dovute all’assenza di banda larga.

Per sostenere scuole e docenti Regione Lombardia ha messo a disposizione la Piattaforma Open Innovation che consente di condividere modelli di formazione a distanza e materiali didattici. Nella community digitale, docenti, studenti e famiglie possono accedere a documenti, notizie, discussioni e strumenti utili.

L’eventuale proroga della chiusura delle scuole fino alla fine dell’anno scolastico, inoltre, pone il tema delle modalità di svolgimento degli esami per gli studenti di I e II grado, mentre la valutazione del lavoro degli studenti sta già avvenendo secondo i criteri stabiliti dai singoli Collegi docenti che hanno avviato riunioni a distanza.

Su tutto il territorio nazionale restano alcune criticità: dalla scarsa formazione di genitori e insegnanti sulle piattaforme in dotazione al digital divide delle famiglie, che a casa non hanno linee Internet in grado di supportare le lezioni online. Strumenti, connessione internet e familiarità con la tecnologia sono, quindi, le maggiori difficoltà della didattica a distanza che, secondo il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’8 marzo 2020, ha un duplice obiettivo: "non interrompere il percorso di apprendimento" e "mantenere viva la comunità di classe, di scuola e il senso di appartenenza" privilegiando la modalità di “classe virtuale”.

E in questa fase di profondo cambiamento delle abitudini scolastiche, un ruolo importante lo hanno anche i genitori, la maggior parte in isolamento a casa con i figli; i PC sono pochi e allo smart working va affiancato il supporto ai ragazzi nella gestione delle video lezioni e delle diverse modalità di somministrazione di compiti, tra chat, mail e registro elettronico.

Si aspetta la fine dell’emergenza coronavirus, che ha dato un forte impulso alla digitalizzazione dell’istruzione, per rilanciare l’innovazione didattica e la formazione con l’obiettivo di superare il divario che sta emergendo tra i diversi istituti scolastici italiani, a partire dall’accesso più immediato a connessioni internet con strumenti software e hardware più efficaci.

Le scuole in Lombardia e nelle singole province lombarde

La Lombardia conta, in totale, 8.038 scuole, di cui 5.487 statali e 2.551 paritarie. Nell’ambito delle scuole statali, 1.329 sono dell’infanzia, 2.214 della primaria, 1.118 sono quelle della secondaria di primo grado, mentre 729 sono le scuole secondarie di secondo grado, compresi i corsi serali. Sono 4, infine, le Direzioni didattiche, 4 i Convitti e gli Educandati, 19 i CPIA (centri per l’istruzione degli adulti).

Tra le province lombarde, le scuole sono così distribuite: 668 scuole sono sul territorio di Bergamo, 765 in quello di Brescia, 377 in provincia di Como, 278 in provincia di Cremona. Lecco, Lodi e Mantova contano, rispettivamente, 222, 162 e 327 scuole. Milano è la provincia con il maggior numero di istituti: 1.236. Le scuole in provincia di Monza Brianza sono 362, in provincia di Pavia 384, mentre nelle province di Sondrio e Varese sono rispettivamente 199 e 484.

Docenti e operatori scolastici in Lombardia:

– 1.149 dirigenti scolastici.

– 109.566 docenti, di cui 7.033 di potenziamento.

– 29.025 unità di personale ATA così ripartito: 1.130 DSGA (direttori servizi amministrativi), 6.958 assistenti amministrativi, 1.979 assistenti tecnici, 18.858 collaboratori scolastici, 100 altri profili (32 addetti alle aziende agrarie, 28 guardarobieri, 31 cuochi, 9 infermieri).