E’ nella memoria di molti l’immagine di Enea che lascia la città di Troia in fiamme, portando sulle spalle il padre Anchise che, a sua volta, tiene stretti i Penati, gli dei della famiglia e degli antenati.
Nel comune mantovano di Borgo Virgilio, l’attuale denominazione di quello che fu il paese natale di Publio Virgilio Marone, si potrà presto godere dell’emozione di questa rievocazione e di molti altri aspetti del mondo virgiliano. La prossima primavera, infatti, inizierà la realizzazione del progetto del Museo Multisensoriale Virgilio, che sarà collocato nel Forte di Pietole, la struttura militare edificata da napoleone nel 1808 nel territorio comunale. L’apertura del Museo è prevista per la fine del 2021.
Il progetto prevede anche la riqualificazione della strada di accesso, oltre che della struttura militare, e la realizzazione di aree parcheggio e di due giardini a tema nel fossato del Forte.
Del progetto del Comune di Borgo Virgilio, cofinanziato da Regione Lombardia, fanno parte anche un Museo “diffuso” del Forte (percorso napoleonico e austriaco all’interno del Parco e delle strutture fortificate) e un Percorso cicloturistico “Virgilio Bike” (in partner con i comuni mantovani di San Giorgio, Porto Mantovano, Bagnolo San Vito, Curtatone), che saranno inseriti nei circuiti turistici del Parco del Mincio.
Il meccanismo di finanziamento si basa su una partnership pubblico/privato, secondo l’accordo di programma deliberato dalla Giunta regionale lo scorso dicembre. Del costo complessivo stimato in 3 milioni di euro, Regione Lombardia metterà a disposizione 1.5 milioni di euro, il Comune circa 400.000 euro, cui si aggiungeranno i contributi della Fondazione Cariplo, Fondazione BAM e Fondazione Cariverona.
Lo studio di mappatura del sito è eseguito dal Politecnico di Mantova.
Di questa forte integrazione e collaborazione, sia sul piano finanziario che sul piano territoriale, beneficerà tutto il mantovano, con la prospettiva di creare un importante indotto turistico ed economico. Un meccanismo virtuoso che potrebbe fare onore alla virgiliana “pietas”, quel misto di virtù civili, religiose ed umane, armoniosamente dosate, che caratterizzano Enea come protoeroe della latinità e quindi della tradizione del nostro Paese. Un eroe che ha la capacità di pensare in termini di collettività, di prendersi sulle spalle i deboli, di non dimenticare gli dei e di rifondare un mondo dopo la distruzione.