Ricorrenze/ Primo Maggio: significato e storia della festa del lavoro

Il Primo Maggio – Festa del lavoro, nasce per ricordare l'impegno dei movimenti sindacali e gli obiettivi sociali e salariali dei lavoratori. Una manifestazione simbolo in tutto il mondo che però nel nostro Paese non ebbe un facile cammino. Durante il ventennio fascista, infatti, la festa fu abolita e anticipata al 21 aprile in coincidenza con il Natale di Roma, divenendo per la prima volta giorno festivo con la denominazione "Natale di Roma – Festa del lavoro". Dopo la fine del secondo conflitto mondiale, la Festa venne ripristinata al primo giorno di maggio mantenendo lo status di giorno festivo. E’ nel primo giorno di maggio del 1947 che la manifestazione diventa una sorta di manifesto nazionale dei diritti sociali dei lavoratori. A scriverne la cronaca non fu un evento gioioso, bensì l’agguato armato che subì la popolazione di Portella della Ginestra nel Comune di Piana degli Albanesi in provincia di Palermo. Un luogo simbolo dove si consumò l’eccidio di quattordici tra agricoltori e contadini riuniti con le loro famiglie per celebrare il primo maggio e per manifestare contro il latifondismo predatorio. A organizzare l’imboscata e a sparare sui circa duemila convenuti, furono il bandito Salvatore Giuliano e la sua banda, al soldo della mafia. Il fatto si collegava ad altri complotti accaduti nell’entroterra palermitano: i contadini che reclamavano la terra; la volontà dei poteri mafiosi, dell'autonomismo siciliano e delle forze reazionarie nel mantenere lo status-quo con i vecchi poteri latifondisti. Ancora oggi a 73 anni di distanza, Portella della Ginestra è classificato dalla Magistratura siciliana come “caso irrisolto” di cui non si conoscono i mandanti.

Venendo ai giorni nostri, dal 1990 ogni anno in Piazza San Giovanni Laterano a Roma, si svolge il grande concerto celebrativo del primo maggio che, sull’onda del successo televisivo, vede analoghi eventi celebrativi svolgersi nelle principali piazze di Milano, Napoli, Bologna, Verona e Taranto. Quest’anno a causa della pandemia da Coronavirus, non si potrà partecipare dal vivo ai grandi concerti del primo maggio ma solo condividerli televisivamente. “Il lavoro in Sicurezza: per costruire il Futuro” è il tema scelto dalle organizzazioni sindacali, riunite anche in questa storica maratona televisiva in onda su Rai 3 dalle 20.00 alle 24.00, in diretta radiofonica anche su Rai Radio 2.

Per quanto riguarda le origini della festa, con lo slogan “otto ore di lavoro, otto di svago, otto per dormire”, le prime rivendicazioni degli operai australiani nel 1856 misero a nudo orari di oltre 10-12 ore giornaliere di lavoro in condizioni spesso disumane. Dieci anni dopo, negli Stati Uniti d’America, la festa dei lavoratori rievoca la conquista delle otto ore lavorative iniziata con la legge del 1º maggio 1866 che venne però approvata soltanto nello Stato dell'Illinois. Quasi vent’anni dopo, tra manifestazioni, lotte e scioperi in vari Stati americani, nel 1886 sempre nell’IIlinois, il sindacato americano indicò nel primo maggio la scadenza temporale per estendere la legge sulle 8 ore di lavoro a tutto il territorio americano, pena l'astensione dal lavoro. Scioperarono in 400mila lavoratori in 12mila fabbriche e altri 80mila manifestarono in Illinois. A Chicago, tra le proteste dei lavoratori, la manifestazione ebbe un tragico epilogo che la cronaca di allora titolò come: il massacro di Haymarket Square, luogo e teatro degli scontri tra lavoratori in sciopero e la polizia. Gli scontri di Chicago suscitarono l’indignazione dell’opinione pubblica americana con significativi riverberi anche in Europa. A distanza di tre anni dai quei tragici eventi, il primo congresso della Seconda Internazionale di Parigi del 20 luglio 1889 decise di ratificare il Primo Maggio come data simbolo della Festa dei lavoratori