Alessandro Manzoni (Milano 7 marzo 1785) è considerato uno dei maggiori romanzieri italiani di tutti i tempi. Come fervente cattolico dalle tendenze liberali, lasciò un segno indelebile anche nella storia del teatro italiano e in quella poetica. Il successo e i numerosi riconoscimenti pubblici e accademici, tra i quali la nomina a senatore del Regno d'Italia, si affiancarono però a una serie pressoché infinita di problemi di salute (nevrosi, agorafobia) e famigliari (i numerosi lutti che afflissero i suoi cari) che lo ferirono nell’intimo per condurlo verso un lento ma inarrestabile isolamento esistenziale, pur rimanendo in contatto epistolare con la migliore cultura intellettuale del tempo, in particolare con il filosofo, teologo e presbitero italiano Antonio Rosmini con il quale, dal 1826 durante il trasferimento di Rosmini a Milano, strinse un rapporto d'amicizia e stima profonda verso colui che considerava come – Una delle sei o sette intelligenze che più onorano l'umanità. Questo legame di fraterna amicizia non li abbandonò mai, tant’è che a Stresa, il 1 luglio 1855, Manzoni assistette Rosmini in punto di morte. In quella triste circostanza trasse il testamento spirituale "Adorare, Tacere, Gioire".
A partire dall'autunno del 1821, nella quiete della sua villa di Brusuglio alle porte di Milano, Manzoni iniziò a dedicarsi alla scrittura del suo celebre romanzo storico I Promessi sposi, caposaldo della letteratura e passaggio fondamentale nella nascita della lingua italiana. Pubblicato in una prima versione nel 1827 detta "ventisettana", venne rivisto in seguito soprattutto nel linguaggio; infine ripubblicato nel 1840 nella versione definitiva detta "quarantana", insieme alla "Storia della colonna infame", un saggio che riprende e sviluppa il tema degli untori e della peste.
I Promessi sposi, storicamente ambientato tra 1628 e il 1630 in Lombardia durante il dominio spagnolo, è stato il primo esempio di romanzo della letteratura italiana basato su una rigorosa ricerca storica, documenti d'archivio e cronache degli episodi del XVII secolo, come ad esempio le vicende della monaca di Monza (Marianna de Leyva y Marino) e la Grande Peste del 1629-1631. I Promessi sposi, inoltre approfondisce i temi insondabili della Grazia divina e della Provvidenza dove, per la prima volta in un romanzo di successo, i protagonisti sono gli umili e non i ricchi e i potenti della storia.
Il 22 maggio 1873 a Milano, Alessandro Manzoni muore per una meningite contratta a causa di un precedente trauma cranico riportato a seguito di una caduta (6 gennaio 1873 all'uscita dalla chiesa di San Fedele di Milano). Ai solenni funerali del Senatore, celebrati in Duomo, parteciparono le massime autorità dello Stato, tra cui il futuro Re Umberto I, il ministro degli esteri Emilio Visconti Venosta e le rappresentanze della Camera, del Senato, delle Province e delle Città del Regno.