La necessità e l'urgenza di investire sulle infrastrutture che il territorio chiede da tempo e in particolare la Cremona-Mantova, il raddoppio della Paullese e i collegamenti ferroviari, il mantenimento e il potenziamento delle fiere territoriali, il sostegno all’innovazione tecnologica, la messa in circolo immediata di liquidità per favorire gli investimenti, sono alcuni dei temi principali emersi. La provincia di Cremona si è rivelata un territorio unito e coeso, grazie anche all’importante lavoro di coordinamento della Camera di Commercio locale. Ho raccolto però l’appello e la richiesta di maggiore attenzione da parte delle istituzioni regionali e me ne farò sicuramente carico: Cremona chiede di non essere considerata semplicemente una città della Bassa, ma un centro e un territorio di eccellenza in molti settori economici e produttivi quale effettivamente in questi anni sta sempre più diventando e confermandosi. È stato un incontro estremamente positivo, che ha visto una partecipazione e una adesione significativa del territorio con tanti contributi e spunti di grande interesse di cui terremo conto, con l'obiettivo di sviluppare una collaborazione sempre maggiore tra istituzioni, imprese e parti sociali. Imprese e categorie produttive ci chiedono anche bandi più snelli, maggiore semplificazione amministrativa e tempi di pagamento certi, tutti temi sui quali siamo da tempo impegnati e su cui oggi dobbiamo lavorare ancora di più. Con questa iniziativa vogliamo cogliere in tempo reale le richieste e le esigenze dei territori: oggi a Cremona abbiamo voluto dare, nel pieno rispetto delle vigenti disposizioni di sicurezza, un segnale e un messaggio forte di ripartenza insieme".
Lo ha sottolineato il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Alessandro Fermi al termine dell’appuntamento cremonese di #RipartiLombardia, un tour istituzionale attraverso le realtà provinciali lombarde per acquisire direttamente dal territorio una fotografia concreta e reale della situazione dei diversi settori economici e produttivi, con l’obiettivo di finalizzare il più possibile gli interventi legislativi e di indirizzo che dovranno caratterizzare la ripresa e la ripartenza lombarda dopo l’avvio della cosiddetta “Fase 2”.
L’iniziativa, promossa dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, è stata ospitata questa mattina a CremonaFiere dove il Presidente Alessandro Fermi e i componenti dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, insieme ai Consiglieri regionali del territorio, hanno incontrato i rappresentanti delle categorie economiche e produttive cremonesi e cremasche appositamente invitati per l’occasione.
Erano presenti i Vice Presidenti del Consiglio regionale Francesca Brianza (Lega) e Carlo Borghetti (PD), i Consiglieri Segretari Giovanni Malanchini (Lega) e Dario Violi (M5Stelle), i Consiglieri regionali del territorio Federico Lena (Lega) e Matteo Piloni (PD): sono intervenuti il Presidente della Provincia Mirko Signoroni e il Sindaco di Cremona Gianluca Galimberti. A fare gli onori di casa il Presidente della Camera di Commercio Gian Domenico Auricchio.
“Il ruolo fondamentale di CremonaFiere nel tessuto economico locale e nazionale in questo momento storico e nella fase di ripresa dal lockdown per il Covid 19 -ha detto Massimo De Bellis, Direttore di CremonaFiere sede che ha ospitato l’iniziativa- viene oggi maggiormente rafforzato dalle necessità che ha il territorio stesso di una realtà di collegamento al servizio dei settori produttivi d’eccellenza. La fiera è lo strumento per la ripartenza grazie alle molteplici opportunità che il polo fieristico offre da sempre e che per sua natura sarà pronta a rinnovarsi in base anche alle nuove esigenze per eventi efficaci e in sicurezza. Le eccellenze cremonesi, gli attori nei settori delle filiere di produzione, le opportunità di internazionalizzazione rappresentano un grande valore aggiunto a disposizione per la ripartenza riconosciuto anche da Regione Lombardia”.
Tra i presenti, Alessandro Lanfranchi di Confservizi, Agostino Boschiroli di Confesercenti, Carlo Beltrami di ANCE, Tiziano Zini del CONI, Daniela Polenghi del Forum Terzo Settore, Gianni Rossoni in rappresentanza di Anci, Massimiliano Falanga dell’Associazione Industriali di Cremona, Vittorio Principe di Confcommercio, Pier Paolo Soffientini di Confartigianato Imprese Crema e Massimo Rivoltini di Confartigianato Imprese Cremona, Nicoletta Silva della Lega nazionale delle Cooperative e Cesare Mainardi di Coop Lombardia, Amedeo Ardigo’ della Libera Associazione Agricoltori, Giovanni Bozzini della CNA, i rappresentanti sindacali Marco Pedretti della CGIL, Paolo Soncini della UIL e Dino Perboni della CISL, Ernesto Quinto dell’Associazione Professionisti, Marta Visone dell’Ordine degli Architetti, Marzia Soldani dell’Ordine degli Avvocati, Guendalina Galli dell’Ordine degli Ingegneri e Sergio Margotti dell’Ordine dei Commercialisti.
Nei numerosi e appassionati interventi è stato evidenziato in particolare il disagio per il deficit infrastrutturale che questo territorio vive e soffre, con l'auspicio che l'azione di rilancio e di ripresa possa coincidere anche con i tanto attesi interventi giudicati sempre più urgenti e indispensabili, in particolare la nuova autostrada Cremona – Mantova fondamentale per connettere direttamente il territorio cremonese all’asse del Brennero e il raddoppio della Paullese per facilitare il collegamento di Cremona con Crema e Milano. Senza dimenticare il raddoppio ferroviario della Cremona-Treviglio. Massimiliano Falanga, lamentando l’assenza di un rappresentante cremonese nella Giunta regionale, ha quindi nuovamente sollecitato e rilanciato la proposta, già più volte avanzata al Presidente Fontana, di tenere periodicamente le riunioni del tavolo per la competitività sul territorio cremonese: ha quindi chiesto a Regione Lombardia maggiore attenzione per le eccellenze di Cremona, prima provincia lombarda per l’export e all’avanguardia nei settori ortofrutticoli e agroalimentari non solo in ambito produttivo ma anche sul piano della ricerca e della sperimentazione.
Particolari misure di sostegno sono state sollecitate in particolare per i cluster industriali della cosmesi, della meccanica e del cioccolato. Confcommercio ha chiesto che Cremona possa aggiungersi a Brescia e Bergamo nella candidatura unitaria a capitale della cultura per le importanti ricadute che un simile riconoscimento potrebbe avere in ambito turistico.
Sul piano agricolo, è stato chiesto di rafforzare i patti di filiera in modo tale da ottenere una redistribuzione equa dei prodotti tra produttori, trasformatori e rappresentanti della distribuzione, valorizzando nel contempo le organizzazioni di prodotto a cui spetta il compito di valorizzare Il processo di aggregazione dell’offerta.
Sono stati quindi sollecitati, soprattutto da Confartigianato e Confcommercio, interventi significativi e tempestivi di semplificazione amministrativa e snellimento burocratico e maggiori facilitazioni per l'accesso al credito. “Non serve rimandare il pagamento delle tasse, ma piuttosto favorirne la riduzione per chi mantiene alti i livelli produttivi e occupazionali, immettendo in tempi rapidi nuova liquidità di cui c’è tanto bisogno” hanno evidenziato i rappresentanti di categoria.
L'attenzione alla dimensione familiare e ai soggetti più fragili del tessuto sociale è il tema su cui hanno puntato infine i rappresentati di Curia e Terzo Settore, auspicando che l'emergenza in corso aiuti a sviluppare e consolidare una nuova e maggiore solidarietà tra cittadini e istituzioni.
In occasione delle varie tappe provinciali, il Consiglio regionale mette a disposizione dei territori gli strumenti di analisi e monitoraggio realizzati da Polis-Lombardia a seguito dell’emergenza legata al Covid-19. Sul turismo, settore particolarmente penalizzato, è stata attivata la collaborazione con Explora. Gli incontri hanno sempre un carattere prettamente operativo su precise linee di intervento e avranno come referente prioritario il Presidente delle Camere di Commercio: coinvolgeranno inoltre il Sindaco del Comune ospitante e del Comune capoluogo, il Presidente della Provincia, i rappresentanti degli ordini professionali, i rappresentanti delle Università lombarde, delle categorie produttive e del Terzo settore, e i responsabili sui temi del lavoro delle Diocesi lombarde. Vengono invitati a partecipare i rappresentati di Anci Lombardia ed è valutata di volta in volta la partecipazione di altri soggetti ritenuti rilevanti per ciascun territorio: saranno sempre presenti anche i Consiglieri regionali eletti nella provincia. Al termine di ogni incontro verrà redatto un resoconto che sarà trasmesso alla Conferenza dei Capigruppo consiliari, alla Giunta regionale e agli Enti regionali coinvolti per competenza. A conclusione del percorso, i contributi raccolti sul territorio andranno a costituire un documento finale dell’Ufficio di Presidenza che, integrato con il rapporto di Polis-Lombardia, sarà trasmesso alle Commissioni consiliari a supporto della loro attività.
Lunedì 8 giugno a Milano è in programma l’appuntamento finale.