Il Giro d'Italia 1967, cinquantesima edizione della "Corsa Rosa", si svolse in ventidue tappe dal 20 maggio all'11 giugno 1967 per un percorso totale di 3572 km. A vincerlo fu l’allora venticinquenne di Sedrina (BG) Felice Gimondi. Quella edizione del Giro si caratterizzò anche per un episodio che suscitò molte polemiche. La diciannovesima tappa, vinta da Gimondi davanti al cannibale belga Eddy Merckx, alla maglia rosa nel Giro del 1966 Gianni Motta e al campione francese dato per favorito Jacques Anquetil, venne infatti annullata perché i corridori si avvantaggiarono di ripetute spintine d’aiuto, peraltro non richieste, che tifosi e appassionati erano soliti approntare lungo la salita finale verso le Tre Cime di Lavaredo. La salita di quella tappa, percorsa sotto una forte nevicata con rischio di scivolate e cadute, vide Gimondi grande protagonista. Praticamente tutti gli atleti, chi più chi meno, beneficiarono delle spintine. Al traguardo Gimondi precede Merckx e Motta; stacca il favorito Anquetil e si prende la maglia rosa. A seguito di quegli episodi però la tappa-spintine viene annullata e l’infuriato Gimondi minacciò il ritiro dalla competizione dal momento che non gli sembrava giusto vanificare così il suo poderoso gesto atletico e, men che meno, che quella decisione finisse per penalizzare l'italiano e premiare il francese. Passato lo sfogo, il campione bergamasco ritornò sulle sue “pedalate” e infine, due giorni dal fatto, dopo uno storico duello agonistico con Anquetil sul tratto del Tonale e sull'Aprica, ottenne la sua personale rivincita: a Tirano, Gimondi arriva con 4 minuti e 9 secondi di vantaggio su Anquetil e al traguardo finale di Milano vince la sua prima Corsa Rosa.
Felice Gimondi (Sedrina, 29 settembre 1942 – Giardini-Naxos, 16 agosto 2019) è stato un ciclista su strada, pistard e dirigente sportivo italiano. Professionista dal 1965 al 1979, nella sua favolosa carriera sportiva ottenne complessivamente 139 vittorie. Un campione davvero completo sul passo, in salita, nelle cronometro e anche in volata, sia nelle gare a tappe che nelle corse in linea di un giorno. Gimondi è stato uno dei sette ciclisti professionisti ad aver vinto tutti e tre i grandi Giri: Giro d'Italia (nel 1967, 1969 e 1976); Tour de France (nel 1965) e Vuelta a España (nel 1968) mentre tra le corse di un giorno si aggiudicò un campionato del mondo su strada (nel 1973) e alcune classiche monumento quali la Parigi-Roubaix; la Milano-Sanremo e due Giri di Lombardia. Suo è anche il record di podi conquistati: 9 al Giro d'Italia, competizione in cui ottenne anche 7 vittorie di tappa.
La classifica generale – Maglia rosa, vide:1° Felice Gimondi (Ita. in 101h05'34"); 2° Franco Balmamion (Ita. a 3'36"); 3° Jacques Anquetil (Fra. a 3'45"). A seguire, gli italiani Vittorio Adorni (4°), Gianni Motta (6°) e il belga Eddy Merckx (9°). I corridori iscritti erano 130 (divisi in 13 squadre) ma solo 70 di loro conclusero il Giro. La media oraria generale fu di 35,34km/h.