Valtellina: una passeggiata tra le nuvole o tra reperti di insediamenti preistorici

In Valtellina riaprono, dopo il lockdown, il Ponte nel Cielo in val Tartano e il Parco delle Incisioni Rupestri di Grosio. Due mete immerse nella natura, che val la pena di scoprire se ci si trova nei dintorni.
Il Parco delle Incisioni Rupestri unisce storia e natura in un percorso che si snoda tra castelli medievali, scavi archeologici, dove un tempo sorgevano insediamenti preistorici, e un paesaggio unico sui colli tra Grosio e Grosotto.
Istituito nel 1978, grazie anche alla donazione di terreni e resti medievali da parte della Marchesa Pallavicino Mossi Visconti Venosta, il Parco è oggi gestito da un Consorzio di Enti locali (Provincia di Sondrio, Comunità Montana di Tirano e Comuni di Grosio e di Grosotto) e svolge la propria attività in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia.
Mostre, convegni, laboratori didattici, pubblicazione di testi scientifici sono tra le tante attività che ciclicamente vengono organizzate.
I resti del Castello Vecchio di S.Faustino, con la relativa chiesa, e il Castello Nuovo visconteo dominano il colle, che si erge tra la valle dell’Adda ed il torrente Roasco. Accanto a loro spicca la Rupe Magna, una grande roccia a forma di dorso di balena, che reca oltre 5000 incisioni risalenti all’epoca compresa tra la fine del Neolitico e l’età del Ferro (IV-I millenio a.C).
Più recente è l’Antiquarium, inaugurato nel 2006 e dove sono esposti i risultati degli scavi archeologici del professor Davide Pace, che per primo scoprì l’esistenza di incisioni in una zona mai studiata fino a quel momento. Era infatti l’agosto del 1966, durante una gita in montagna, che l’archeologo individuò le prime figure incise sulla Rupe Magna: figure antropomorfe e di animali, figure geometriche e coppelle e numerosi oggetti di vita quotidiana, soprattutto in ceramica. Il parco, che rappresenta oggi la più importante testimonianza del passaggio delle antiche popolazioni in Valtellina, è aperto ogni sabato e domenica con la possibilità di visitare autonomamente l’area dei castelli e, con una guida, la Rupe Magna.
Per info e prenotazioni https://www.parcoincisionigrosio.it/

Se avete buone scarpe da trekking, non avete problemi di vertigini e avete voglia di camminare tra le nuvole, fra le vostre mete non può mancare il Ponte nel Cielo in località Campo Tartano, sulla strada tra Morbegno e Sondrio. Un ponte tibetano, il più alto d’Europa, sul modello di altre costruzioni simili realizzate in Svizzera e in Austria. Nasce nel 2016 la volontà di dare vita a una passerella per collegare direttamente i due versanti della Val Tartano (Campo Tartano a quota 1034 metri e il maggengo Frasnino a 1038 m) superando l'omonimo torrente.
Un percorso pedonale lungo 234 metri. Una struttura metallica fatta con 700 assi in legno di larice e sorretta da quattro robuste funi, sospesa a 140 metri di altezza, percorribile a piedi senza imbracatura. La vista panoramica è mozzafiato, aprendosi sull’intera vallata: la sella di Campo Tartano, le imponenti vette e i ghiacciai delle Alpi Retiche, la diga di Colombera, il maggengo Frasnino e l’apertura del fondovalle valtellinese che culmina nel lago di Como. Il Ponte, inaugurato nel 2018, è stato realizzato con risorse proprie dal Consorzio Püstarèsc, l’unione di valligiani e amici accomunati dall’amore per la montagna, che hanno voluto realizzare un ponte da record, che col tempo è divenuto attrazione del territorio e volano per l’economia turistica locale.
A causa dell’emergenza Covid, le passeggiate, sia pure possibili, saranno sottoposte a regole rigide: nei weekend, giorni festivi e in tutto il mese di agosto, la prenotazione dovrà obbligatoriamente essere fatta on line; sarà previsto un passaggio unico sul ponte (andata e ritorno) e bisognerà indossare la mascherina. Per tutte le info www.pontenelcielo.it