Aspettando Milano-Cortina e lo spettacolo dei Giochi invernali 2026

Il 24 giugno 2019 il Comitato Internazionale Olimpico ha assegnato a Milano-Cortina Olimpiadi e Paralimpiadi invernali 2026. I Giochi Olimpici invernali si svolgeranno dal 6 al 22 febbraio 2026; circa un mese dopo si terranno quelli Paralimpici previsti dal 6 al 15 marzo. Dopo Cortina 1956 e Torino 2006, per l’Italia queste saranno le terze Olimpiadi invernali; le quarte se si considerando anche le mitiche olimpiadi estive di Roma 1960. Secondo quanto indicato nel dossier presentato al CIO dal comitato organizzatore le cerimonie di apertura saranno due, una a Milano nello storico stadio Giuseppe Meazza – San Siro (o della struttura che potrebbe sostituirlo nei prossimi anni); l’altra a Cortina d’Ampezzo. La cerimonia di chiusura invece si terrà nella suggestiva cornice dell’Arena di Verona.

La candidatura a Cinque Cerchi di Milano-Cortina è stata preferita a Stoccolma-Aare per una serie di oggettive valutazioni e considerazioni a noi più favorevoli, quali: una maggiore esperienza nell’organizzazione dei Giochi olimpici invernali e nell’organizzazione di grandi eventi sportivi della neve e non; per la logistica e qualità tecnica degli impianti messi a disposizione per gli atleti; per il contestuale e indiscusso fascino dell’offerta turistico-culturale delle nostre montagne e più in generale per l’ospitalità del “fuori olimpiadi” assicurata dal nostro made in Italy, molto più gradito ad atleti, dirigenti e staff di accompagnatori, così come agli appassionati delle discipline della neve e del ghiaccio che da più parti d’Europa e del mondo giungeranno nelle nostre affascinanti località per trascorre un mese di sport e di buon turismo.

Per la nostra regione, oggi più che mai l’assegnazione a sede olimpica rappresenta una tappa molto importante anche in considerazione, da qui al 2026, di un’auspicata e veloce ripresa economica rimasta pressoché paralizzata dalla pandemia Coronavirus. Per questo motivo e non solo, i Giochi olimpici e paralimpici rappresentano un’imperdibile opportunità di crescita; un volano di sicura trazione; una sfida per i territori coinvolti nell’organizzazione di questo evento sportivo di rilevanza mondiale assolutamente da non sottovalutare. Responsabilizzata da ciò, la macchina organizzativa si è da subito messa in moto: il 6 maggio 2020 il Parlamento ha approvato in via definitiva la legge olimpica che disciplina gli impegni assunti dalla nazione ospitante. Un importante segnale di ripartenza di cui sono già noti alcuni dettagli organizzativi. Le gare, infatti, si disputeranno tra Milano, Verona, Valtellina, Val di Fiemme e Trentino Alto Adige. Su questo fronte, la costruzione e l’adattamento di molti impianti, strutture e infrastrutture è già in fase di “riscaldamento”. In particolare sorgeranno tre villaggi olimpici: uno permanente a Milano (ex scalo merci di Porta Romana) che dopo i Giochi sarà poi trasformato a Campus per la residenza studentesca; un altro temporaneo nella frazione di Fiames a Cortina d’Ampezzo e il terzo a Livigno utilizzato dalla Protezione Civile e in futuro riconvertito in centro di allenamento avanzato per gli atleti italiani. Le gare lombarde di pattinaggio e short track si dovrebbero svolgere al Mediolanum Forum di Assago. Quelle di hockey al rinnovato PalaSharp di Lampugnano e in un nuovo palazzetto che sorgerà nel quartiere di Santa Giulia. Il media center avrà sede nell’area espositiva di Rho-Fiera mentre le premiazioni delle gare svolte in Lombardia si terranno in piazza del Duomo. Le altre sedi lombarde in provincia di Sondrio indicate nel dossier sono la pista Stelvio di Bormio (ospiterà le gare di sci alpino maschile) e le aree sciistiche di Mottolino, Sitas-Tagliede e Carosello 3000 a Livigno (per snowboard e freestyle). A Cortina, nella pista olimpica delle Tofane si terranno invece le gare di sci alpino femminile e quelle di bob, slittino e skeleton (pista olimpica Monti) mentre le gare di curling si disputeranno nel rinnovato Stadio Olimpico del Ghiaccio che ospitò i giochi del ‘56. Le gare di biathlon si disputeranno ad Anterselva (Bolzano) mentre quelle di pattinaggio di velocità, sci di fondo e salto con gli sci si terranno in provincia di Trento nelle località di Baselga di Piné, Tesero e Predazzo, quest’ultima definita il “Giardino geologico delle Alpi” per la più alta concentrazione di varietà geologiche al mondo tra rocce, minerali, fossili, spiagge e fondali marini, conchiglie, stelle di mare, lave, ceneri e lapilli di quello che in tempi molto remoti fu il vulcano di Predazzo. Alle Olimpiadi invernali 2026 anche le medaglie rispetteranno l’ambiente: saranno ecosostenibili con oro, argento e bronzo ricavati da rifiuti elettronici. Un virtuoso e concreto esempio di riciclo strettamente connesso all’economia circolare.