Il Corecom Lombardia: garanzia e controllo nelle telecomunicazioni

Il Comitato Regionale per le Comunicazioni della Lombardia (Co.Re.Com.) è l’Autorità che a livello territoriale svolge funzioni di governo, di garanzia e di controllo nel campo delle telecomunicazioni, sulle materie proprie e su quelle delegate da AGCom. L’attuale Comitato, nominato dal Consiglio regionale della Lombardia in data 11 settembre, si è insediato il 2 ottobre 2018. Il Presidente della Giunta regionale Attilio Fontana, d’intesa con il Presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi, ha indicato come Presidente l’avvocato Marianna Sala. Gli altri componenti sono: Claudia Perin (Vicepresidente), Gianluca Savoini (Vicepresidente), Mario Cavallin e Pierluigi Donadoni (subentrato al dimissionario Daniele Bonecchi). Il Corecom ha sede presso la Palazzina Pirelli, all'interno della sede del Consiglio regionale della Lombardia.

Tra le funzioni dell'Authority, molto importante è la funzione consultiva e propositiva svolta a supporto sia della Giunta regionale che del Consiglio, attraverso proposte e pareri circa iniziative e interventi della Regione, in particolare in ordine all’attività normativa e regolamentare nella materia della comunicazione anche mediante attività di studio, ricerca e monitoraggio.

Nell’ambito delle funzioni delegate, per quanto riguarda le controversie in materia di telefonia, internet e pay tv tra cittadini e operatori telefonici, il Comitato regionale si avvale di un’innovativa piattaforma telematica denominata Conciliaweb realizzata da AGCom per semplificare e snellire le procedure burocratiche inerenti questi particolari tipi di contenzioso. Nella fase della definizione delle controversie, qualora il tentativo obbligatorio di conciliazione non abbia avuto un esito positivo o di conciliazione parziale, le parti possono chiedere al Corecom di definire la controversia. Sotto il profilo dell’impianto normativo a tutela della par condicio in periodo elettorale, questo si rivela un indispensabile strumento di democrazia, soprattutto alla luce delle nuove modalità comunicative e tecnologiche legate a internet e ai social network. L’attività del Corecom si caratterizza anche per una spiccata attenzione alla tutela dei minori rispetto ai media e alle insidie del web, in particolare attraverso un servizio del tutto gratuito denominato Sportello Helpweb Reputation. In questo ambito, il Corecom ha realizzato un ulteriore passo in avanti ottenendo dal Consiglio Regionale il riconoscimento come Osservatorio regionale per la tutela della reputazione digitale, la prevenzione e il contrasto al cyberbullismo e per l’educazione all'uso responsabile dei mezzi di comunicazione digitale. Altro aspetto di rilevanza nelle attività del Corecom è quello delle trasmissioni per l’accesso televisivo regionale RAI. Infatti, la Legge 14 aprile 1975, n. 103 “Nuove norme in materia di diffusione radiofonica e televisiva” consente a soggetti collettivi organizzati (associazioni di rilevante interesse sociale, culturale, professionale, enti locali, gruppi etnici e linguistici, confessioni religiose, partiti, sindacati, etc) l'accesso ai programmi RAI a diffusione regionale per svolgere attività di comunicazione attraverso trasmissioni autogestite. Su questa funzione, il Comitato ha infatti approvato nel marzo 2019 un protocollo di servizio pubblico con il Centro di Produzione RAI di Milano, adottando un nuovo quadro di regole per una più efficiente realizzazione delle trasmissioni di accesso dedicate prevalentemente al Terzo Settore. L’accordo, assicura per i prossimi anni l’accesso delle principali associazioni operanti in Lombardia ai programmi radiofonici di Radio Uno e televisivi di Rai 3 per svolgere attività di comunicazione attraverso trasmissioni accessibili a tutti i telespettatori, compresi i non udenti mediante lo strumento della traduzione nella lingua italiana dei segni (LIS) e con la sottotitolazione alla pagina 777 del Televideo. Nell’ambito della vigilanza sul rispetto della parità di accesso ai mezzi di comunicazione locali durante le campagne elettorali o referendarie (la cosiddetta par-condicio), il Corecom si occupa anche della gestione della procedura amministrativa relativa agli spazi che le emittenti radiotelevisive locali possono riservare ai soggetti politici per la messa in onda di messaggi autogestiti gratuiti (MAG). La par-condicio è utilizzata per indicare la parità di trattamento e l’imparzialità da assicurare a tutti i soggetti politici per l’accesso ai mezzi di comunicazione. La tutela del pluralismo è infatti uno dei compiti principali che la legge istitutiva dell'AGCom (legge 249/1997) attribuisce ai Corecom regionali. Le regole della par condicio divengono più stringenti nei periodi elettorali per i quali vigono norme speciali (legge 28/2000) e in occasione dei quali l’Autorità e la Commissione parlamentare di vigilanza emanano appositi regolamenti destinati rispettivamente alle emittenti private e alla concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo (RAI). Alle norme più stringenti della par condicio fa capo anche la disciplina della comunicazione istituzionale cui sono soggette tutte le pubbliche amministrazioni. Anche nella tutela dell’informazione locale in Lombardia, l’impegno del Corecom si basa sul presupposto che proprio grazie ai media locali e all’ampiezza della loro offerta in prossimità con il territorio si realizza il pluralismo informativo alla base del nostro sistema democratico. Altre importanti iniziative del Corecom riguardano i corsi di formazione nelle scuole focalizzati sui temi della web reputation e del cyberbullismo che hanno coinvolto migliaia di studenti di scuole secondarie di primo e secondo grado. Sempre nell’ambito degli interventi formativi rivolti alle scuole, è proseguita la partecipazione del Corecom al progetto del Consiglio regionale della Lombardia “Consigliere per un giorno”, il percorso di educazione alla legalità e alla democrazia riservato alle scuole secondarie di secondo grado. Inoltre, il Corecom Lombardia ha mantenuto la propria presenza nell’Advisory Board del progetto europeo Safer Internet – Generazioni connesse, costituito presso il MIUR per quanto riguarda l’Italia. Le funzioni di vigilanza e monitoraggio sul rispetto delle norme in materia di esercizio dell’attività radiotelevisiva locale privata, si articolano in quattro macro aree che si differenziano per interesse tutelato e regime sanzionatorio: Pubblicità. Tutela dei minori e Garanzie dell’utenza. Pluralismo sociopolitico. Obblighi di programmazione. Infine, altra attività importante del Corecom è il Registro degli operatori di comunicazione (ROC) che costituisce l’anagrafe delle imprese di comunicazione attive sul territorio. Scopo del Registro è quello di assicurare la trasparenza e la pubblicità degli assetti proprietari delle imprese garantendo l’applicazione delle norme del settore quali quelle concernenti la disciplina anti-concentrazione, la tutela del pluralismo informativo e il rispetto dei limiti previsti per le partecipazioni di società estere.